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Sono andata in barca a scoprire la costa di Manfredonia, la porta del Gargano

Agosto…che cosa di meglio di un giro in barca lungo la costa che da Manfredonia porta fino alla Baia di Mattinata e alla Baia delle Zagara, dominata da imponenti faraglioni che si gettano nel mare a pochi metri dalla spiaggia? Un privilegio raro: andare in barca per vedere paesaggi che puoi ammirare solo dal mare.  Punto di partenza: la Marina del Gargano a Manfredonia.

La costa di Manfredonia, la porta del Gargano

Sono andata in barca a scoprire la costa di Manfredonia, la porta del Gargano

La prima cosa che ho pensato arrivando alla Marina del Gargano, il porto turistico di Manfredonia: ecco un luogo gestito da persone ospitali che hanno dato vita a un porto dove è piacevole fare anche running, andare in bicicletta, fare la colazione o l’aperitivo, gustare ottimo cibo o semplicemente passeggiare per ammirare belle imbarcazioni.

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Un luogo silenzioso dove godere di quella pace che le cittadine, consumate dal turismo di massa, non conoscono più da tempo. Mi sono chiesta come potesse esistere questa oasi di pace baciata dal sole e bagnata da acque cristalline. La risposta? Dalla passione e dall’amore per la propria città di Michele De Meo, Marco Gelsomino e il loro staff.

La Marina del Gargano per godere della costa del Nord della Puglia

Il porto, che ospita barche di diverse dimensioni e foggia, permette escursioni capaci di farti vedere la costa della Puglia del Nord con occhi diversi. Un’esperienza che ti consente di godere di bellissimi paesaggi e di cogliere il senso del silenzio rotto solo dai suoni della natura. Da qui si possono vedere molti posti.

Da Manfredonia alla vicina Zapponeta si stende un litorale di 20 km, con sabbia soffice, interrotto solo dalla macchia mediterranea. Da ammirare è la Spiaggia degli Sciali,  il cui nome nasce dal fatto che attraversa le località di Sciali di Lauro e Sciali degli Zingari.

Lsa costa di Manfredonia, la porta del gargano

Dirigendosi verso la riviera Sud, la costa da alta, rocciosa, aspra si trasforma in bassa e sabbiosa. Il litorale di Manfredonia è un rincorrersi di spiagge e bassi fondali sabbiosi, che dai lidi della Riviera Sud arrivano alla sorgente dell’Acqua di Cristo. Da qui è consigliata una gita nell’entroterra, a Siponto, un diamante incastonato in questa riviera.

Il Promontorio del Gargano è famoso per le bellissime spiagge e calette, incastonate tra le falesie, che offrono panorami mozzafiato. Imperdibile è Mattinata con la sua bella e lunga spiaggia di ciottoli bianchi, con molti lidi attrezzati e spiagge libere. Nei paraggi s’incontrano, panorami sorprendenti, calette e tante altre spiagge, tra le quali Mattinatella e Vignanotica, fatta di sassi, immersa sul mare e protetta dalle bianche falesie. Spingendosi oltre, si raggiungono poi Pugnochiuso, Baia di Campi, Cala San Felice, Baia di Manacore, Vieste e Peschici. E quindi, continuando la navigazione, il litorale di San Menaio, Rodi Garganico e le spiagge nei pressi dei laghi di Lesina e Varano.

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La mia gita in barca alla scoperta del litorale di Manfredonia

Il mio giro in barca alla scoperta del litorale di Manfredonia è possibile grazie all’ospitalità della Marina del Gargano. Il porto offre un’esperienza unica con la sua possibilità di ospitare 700 imbarcazioni. Michele De Meo, vice presidente del porto turistico Marina del Gargano, sottolinea come: “il porto si trovi in uno dei punti più belli della costa pugliese, dove l’estate dura a lungo. É l’approdo ideale per scoprire il Gargano, ma anche Grecia, Albania e Croazia. Il nostro obiettivo è quello di diventare un approdo di tutte quelle imbarcazioni che attraversano l’Adriatico“.

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Il tour con i miei compagni di viaggio mi ha fatto conoscere ciò che qualsiasi viaggiatore si aspetta: la scoperta di qualcosa di inedito, autenticamente vero, inesplorato, dove godere di ciò che ci circonda ritrovando se stessi. Non ho mai compreso ciò che spinge molti turisti a intrupparsi, a formare greggi turistiche alla ricerca di un posto instagrammabile o testimonianza del “io c’ero”. Preferisco la compagnia di persone che condividano il mio desiderio di ricerca. Amo vacanze che fuggono dal divertimento coatto per cercare un divertimento più autentico. Una vacanza capace di richiamare suggestioni culturali.

Manfredonia, mare ma anche cultura. Ecco come la descriveva Ungaretti

“E in linea diritta davanti alla fu Siponto, l’arco di Manfredonia si volta giusto nel punto dove, pieno di freschezza e di appetito per l’abbondanza di seppie, lo sguardo dell’acqua marina si fa moro come quello di gitane.” Ecco come Giuseppe Ungaretti descrive Manfredonia nel romanzo “Deserto e dopo” scritto nel 1961.

Manfredonia e il cinema

Una costa così selvaggia, un mare così cristallino, una cittadina così affascinante non poteva passare inosservata per diventare il set di un film. Mentre solco le onde mi tornano in mente le scene del film film inglese “Il sole scotta a Cipro” girato nel 1964, diretto da Ralph Thomas con Dirk Bogarde.

La trama? Nel 1957, una turista americana a Cipro è testimone di un attentato dei partigiani contro gli inglesi. La ragazza non denuncia i colpevoli, ma gli irredentisti decidono di ucciderla. Sarà salvata da un ufficiale inglese.

La Puglia, una regione dalle mille sfaccettature

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La Puglia è un mondo difficile da circoscrivere con aggettivi e da contenere con un unico sguardo. È una terra che nasconde piccoli gioielli che vanno al di là di ciò che cerca il turismo di massa. È una costellazione di luoghi dove vivere diverse esperienze che vanno dal mare all’entroterra, dove scoprire luoghi in cui non esiste il frastuono ma solo un silenzio inaspettato carico di narrazioni sussurrate. Ogni paese, ogni borgo ha la sua storia, ma tutti hanno la medesima impronta, quella identità che ti ricorda sempre di essere in Puglia.

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Il giro in barca a Manfredonia? La possibilità di cogliere quel silenzio tanto ricercato, di conoscere quella quiete che ti fa ritrovare te stesso. Nessuno ti può disturbare, cogli la tua intimità e la ricchezza della Natura che ti circonda e di cui raramente ti accorgi.

Ti avvolge solo un sole caldo, accecante che esalta i colori, i suoni, una luce che ti ubriaca in modo felice. Quella luce che ricercano tutti i fotografi e gli amanti del selfie. Un’escursione che condivido con voi, anche se ammetto che sono stata tentata di tenerla per me.

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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