in

Sardegna segreta: un altrove cercato attraverso natura, cibo e cultura

L’intervista a Federica e Roberto Saba, responsabili di “Escursioni Sardegna Segreta”.

Abbiamo intervistato Federica e Roberto Saba, responsabili di “Escursioni Sardegna Segreta”, un’associazione travel che organizza mini-tour con una mission precisa: cercare l’altrove nella Sardegna meno conosciuta. E non è poco …

Parliamo spesso di Sardegna. Questa volta vi raccontiamo un’iniziativa travel 100% sarda, progettata e costruita per chi ama scoprire mete uniche e “di nicchia”. Viaggi con al centro natura, cibo e cultura. Tutte le escursioni, organizzate per piccoli gruppi nel segno dell’autenticità e della personalizzazione, sono una scelta che la dice lunga sul pensiero di Federica e Roberto Saba, fondatori di “Escursioni Sardegna Segreta“.

Viaggiare con loro sinifica avere un contatto autenticamente selvaggio con la natura, con la cultura del posto e con il cibo della tradizione sarda. Trekking, arrampicate, gite in barca, visite e degustazioni in cantina, lezioni di cucina, incontri con veri pastori consentono di conoscere la Sardegna più vera. Lasciamo la parola a Federica.

La Sardegna segreta attraverso le parole di Federica Saba

Come nasce la vostra formula?

Ho sempre nutrito con mio padre il sogno di far conoscere la Sardegna autentica, senza dimenticare alcun aspetto. Escursioni Sardegna Segreta è la realizzazione del nostro sogno. Non disponiamo di un listino con viaggi predefiniti, la nostra particolarità è quella di voler “cucire” il viaggio e le esperienze in base alle esigenze dellì’ospite. Quindi, una volta che ci arriva una richiesta, facciamo un piccolo briefing con chi ci ha contattato e cerchiamo di capire che cosa vogliono vedere di diverso in Sardegna rispetto ai tour tradizionali Poi organizziamo tutto noi: dall’alloggio, alle escursioni, ai transfer”.

Cosa si aspettano le persone che vi contattano? Come vi conoscono?

Chi ci contatta non sta cercando una vacanza in un resort a 5 stelle, ma la costruzione di un viaggio che preveda diverse esperienze da vivere in gruppi ristretti. Proponiamo, infatti, tour per piccoli gruppi, in genere non più di 8 persone. Le persone ci conoscono tramite il passaparola e grazie alla trasmissione Kilimangiaro trasmesso dalla Rai.

Come avviene la scelta degli itinerari, dell’alloggio e della durata?

La chiave del nostro successo è fare vivere un’ esperienza capace di emozionare. Di solito proponiamo esperienze di almeno 5 giorni, perché prevediamo di fare diversi spostamenti“.

Parliamo dell’aspetto gastronomico: quali sono i cibi che caratterizzano queste esperienze? E che legame hanno con il territorio?

La componente enogastronomica la riteniamo fondamentale. Deve essere un’esperienza che metta al primo posto i sapori, i profumi, i gusti della Sardegna. L’esperienza culinaria che proponiamo è diversa da quella dei tour canonici, avendo scelto di presentare gusti autenticamente sardi. I piatti variano da zona a zona. Ogni sera si assaggia poi un vino della zona visitata. I pranzi li prevediamo leggeri ma nutrienti….sappiamo di stare in giro tutto il giorno! Tutti i piatti sono realizzati a km 0, con ingredienti del territorio: dal pane al dolce.

Una proposta che piace molto è quella di osservare le donne che in casa preparano il pane carasau e che poi lo propongono all’assaggio. Questa esperienza è molto forte a livello emozionale: senti profumi, percepisci i sapori e “vivi” così la cultura del posto. Un’altra esperienza che ha grande successo è il pranzo nei pascoli: portiamo gli ospiti da veri pastori (niente di turistico) per conoscere la loro storia e i loro prodotti. L’ingrediente principale? Cibo autenticamente sardo e convivialità.”

Qual è lo stato d’animo dei viaggiatori alla fine dei vostri viaggi?

All’inizio avvertiamo l’entusiasmo che accompagna qualsiasi viaggio. Alla fine dell’esperienza molti degli ospiti si commuovono, provano forti emozioni perché sono stati a contatto diretto con un territorio tutto da scoprire. Conoscono persone che vivono in minuscoli borghi, che raccontano la propria storia e ne restano affascinati. Vediamo nei loro occhi l’emozione, una sorta di gioia consapevole. Un esempio su mille: abbiamo avuto come ospiti alcuni antropologi americani che studiavano la Blue Zone, ed è stato bellissimo vederli dialogare con i centenari di queste piccole zone. Siamo in cerca continua, nella nostra vita, dell’altrove: un altrove quasi sempre misterioso, mai facilissimo, da conquistare. Esercitando la pazienza, conoscendo cibo, cultura e immergendoci nella natura, lo sapremo immaginare?

E per farvi un’idea di qualche tour

La Sardegna segreta in 8 giorni ai 5 Supramonti (le Cinque Barbagie)

Un esempio di itinerario che vi porterà alla scoperta delle bellezze naturalistiche dell’isola è la visita ai 5 Supramonti, una serie di massicci montuosi situati nell’entroterra della Sardegna. Questi massicci, noti anche come “Cinque Barbagie“, rappresentano una delle zone più selvagge e spettacolari dell’isola. La loro storia è strettamente legata alla cultura e alla tradizione sarda. Eccco le tappe del tour:

  • Supramonte di Baunei. Situato nella parte orientale della Sardegna, è famoso per le sue alte scogliere calcaree che si affacciano sul mare cristallino. Questa regione offre una splendida combinazione di montagne e spiagge incontaminate. Sarà possibile nuotare e fare immersioni a Cala Sisine.
  • Supramonte di Urzulei. Situato nella parte centrale della Sardegna, è noto per i suoi panorami spettacolari, le sue gole profonde e le sue fittissime foreste. Questa regione è popolare tra gli escursionisti e gli amanti della natura, offrendo una vasta rete di sentieri che conducono a luoghi come il Monte Perda Liana e la Gola di Gorroppu. É previsto un trekking a Gorropou Canyon.
  • Supramonte di Dorgali. Situato nella regione nord-orientale della Sardegna, il Supramonte di Dorgali è caratterizzato da maestose montagne, profonde gole e fiumi cristallini. Questa zona è ideale per gli amanti dell’avventura, offrendo opportunità per escursioni, arrampicate e speleologia. È possibile visitare e godersi la spiaggia Cala Cartoe.
  • Supramonte di Orgosolo. Si trova nella parte centrale della Sardegna ed è famoso per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca storia. Sono caratteristici i murales di Orgosolo dipinti sulle facciate degli edifici, che rappresentano scene di vita quotidiana, proteste sociali e tradizioni locali. È prevista la visita al Tacco in pietra calcarea del Monte San Giovanni.
  • Supramonte di Oliena. Situato nella parte centro-orientale della Sardegna, il Supramonte di Oliena è caratterizzato da imponenti montagne, gole profonde e spettacolari formazioni rocciose. Questa regione è nota per la sua bellezza naturale e la presenza di importanti siti archeologici, come quelli di Sa Sedda e Sos Carros, che sarà possibile scoprire, insieme alla Valle Lanaitto.

La Sardegna segreta di quattro giorni in Costa Verde

La splendida zona costiera si trova nella parte occidentale della Sardegna ed è caratterizzata da paesaggi incontaminati, spiagge di sabbia dorata e una natura selvaggia. Prende il nome dal colore verde intenso della macchia mediterranea che si estende fino alla spiaggia. Qui sarà possibile ammirare:

  • la spiaggia di Piscinas, con le sue dune più belle ed alte d’Europa, che arrivano fino a 60 metri.
  • Per gli amanti dell’archeologia, sarà possibile scoprire due siti archeologici, la Grotta di Su Mannau e il Tempio di Antas. La prima è considerata una delle grotte più affascinanti dell’isola, famosa per le sue stalattiti, stalagmiti e altre formazioni calcaree che creano ambienti suggestivi. La grotta offre un labirinto di camere sotterranee, passaggi e corsi d’acqua sotterranei, che possono essere esplorati tramite visite guidate. Durante il tour, i visitatori possono ammirare le diverse sale della grotta, come la Sala delle Candele, la Sala delle Bandiere e la Sala dei Cristalli, che ospita cristalli di calcite di notevoli dimensioni. L’antico tempio di Antas è di origine romana e risale al IV secolo a.C. ed è dedicato al dio sardo Sardus Pater Babai, che rappresentail culto della fertilità e dell’abbondanza. Intorno al tempio si trovano anche i resti di un’antica città punica e romana, con terme, cisterne, un teatro e una necropoli, che offrono un’interessante visione della vita quotidiana dell’epoca.
  • Si prosegue con una camminata da Capo Pecora a Cala delle Uova. Le scogliere di Capo Pecora sono formate da rocce sedimentarie che presentano colorazioni e stratificazioni uniche, creando un paesaggio di grande bellezza naturale. Questa zona è perfetta per gli amanti della natura e per chi desidera godere di panorami mozzafiato, fare escursioni lungo i sentieri costieri e ammirare il tramonto sul mare. Capo Pecora è anche rinomato per le sue spiagge appartate, alcune delle quali sono accessibili solo via mare. Le acque cristalline invitano a un tuffo rinfrescante e offrono un ambiente ideale per lo snorkeling. Cala delle Uova prende il nome dalla sua forma a semicerchio, che ricorda un uovo. È circondata da alte falesie di calcare e offre una vista spettacolare sul mare turchese e cristallino. É raggiungibile solo via mare o attraverso una lunga e impegnativa camminata attraverso i sentieri che si snodano nella macchia mediterranea. Le sue acque sono ideali per il nuoto e lo snorkeling, grazie alla loro limpidezza e alla ricchezza di vita marina.

Per info: roberto@escursionisardegnasegreta.it

In collaborazione con Francesca Rainieri

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

Green Gourmet Route

Green Gourmet Route, un itinerario in bici

Il ristorante cocktail bar movida

Il Ristorante Cocktail Bar Movida: dall’aperitivo all’after dinner