in

Aggius e le sue sorprese: il museo non museo dell’Amore Perduto

Un museo romantico ad Aggius, in Gallura, ricorda amori mai fioriti

In un vecchio garage nel centro storico di Aggius c’è un museo che non ti aspetti, un museo dedicato a un amore perduto, un sentimento mai nato

Mai sentito parlare del Museo dell’Amore Perduto? Nel centro storico di Aggius, accanto al Museo del banditismo (imperdibile), c’è un vecchio magazzino che attira il nostro sguardo curioso. La porta è aperta, un invito ad entrare. Sorpresa, abbiamo scoperto il Museo dell’Amore Perduto, un museo non museo dedicato ad amori spezzati o forse mai nati, testimoniati da ricordi appesi ad un muro o stesi su una corda come panni al vento.

Aggius il museo dell’Amore Perduto: un museo immateriale come è l’amore. Quello vero.

Ideato dal fotografo Mario Saragato, nato dopo la pubblicazione del libro “Trilogia dell’amore” realizzato con le immagini di Chiara Cordeschi e i testi di Sonia Borsato, il piccolo museo è dedicato al racconto di storie d’amore finite, ognuna raccontata attraverso l’unione di un’immagine e un testo che ne narra la storia.
Inutile dire che qui riecheggiano i famosi versi di una canzone di Faber:
L’amore che strappa i capelli è perduto ormai
Non resta che qualche svogliata carezza
E un po’ di tenerezza
Che cosa resta di un amore? Un boccetta di profumo? Un biglietto di un treno?

E non dite che voi non avete conservato traccia di qualche amore perduto… è anche un modo per esorcizzare il dolore. Non ci credete? Aprite qualche cassetto e troverete una vecchia fotografia,  un biglietto o un regalo all’epoca custodito e ora forse dimenticato.

La visita a questo “museo non museo” è per viverne l’atmosfera, per respirarne l’aria, immergendosi nella lettura di emozioni e sensazioni, a metà tra felicità e disperazione. La vita in estrema sintesi, tra le mura di un vecchio magazzino!

Volete contribuire ad arricchire il Museo dell’Amore Perduto?

Chiunque può partecipare all’arricchimento del museo– racconta sui social il suo creatore Mario Saragato – inviandomi una foto o un ricordo di un’amore perduto in modo da poter raccontare anche la sua storia“.

E non può mancare il telaioche tesse le parole per raccontare Aggius

Meoc ad Aggius

Non solo tracce di un amore mai fiorito, ma anche un telaio, uno strumento che non mancava mai nelle case ad Aggius in quanto ha contribuito a creare il senso di comunità della cittadina. L’identità del piccolo borgo del Nord della Sardegna è racchiuso nel motto Essere è tessere. Passeggiando per il borgo ci si imbatte nei telai di Maria Lai. Disposti su strutture di alluminio, che rappresentano le trame dei fili e l’ordito del telaio.

Il tappeto tipico di Aggius, dove dominano i colori del rosso, giallo e verde, è formato da fasce orizzontali decorate con motivi geometrici. Come vuole la tradizione, ogni fascia veniva realizzata in una giornata, in una data scelta. Per realizzare un tappeto le tessitrici passavano e passano molti giorni al telaio.

Chi era Maria Lai? Il lavoro, la filosofia, il legame sentimentale con il piccolo borgo della Gallura, il contesto storico e sociale sono stati illustrati  in un interessante e ricco progetto a cura di Mario Saragato e Maria Grazia Battista. “Un paese che racconta” è, infatti, un libro ricco di fotografie e testimonianze importanti che raccontano e interpretano la figura di una donna che con il suo impegno ha dato una forte identità ad un borgo dell’entroterra sardo. Un documento prezioso, stampato in pochissime copie, consultabile all’interno del museo Meoc.

Dove si trova il Museo dell’Amore Perduto

.Il Museo dell’Amore Perduto si trova in Via G. Marconi, a pochi passi dal Museo MEOC e il Museo del Banditismo.

Facebook: @museodellamoreperduto
Instagram: @museo_dell_amore_perduto
YouTube: Museo dell’Amore Perduto

Roberto Rossi e Monica Viani

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Il foie gras proibito veramente a New York? una legge difficile da applicare

Cibo, cultura e falsa informazione. Il foie gras proibito veramente a New York?

Pesto siciliano da Boatta. Ristorante siciliano a Milano

Per Famelici la Sicilia è il pesto siciliano. Il profumo nel piatto!