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A Merano a Villa Eden per godere un relax totale

Un parco verde che si staglia su un paesaggio dolomitico, le vette, il profumo dei fiori, le catene della Val Sarentino, il vicino giardino biologico di Castel Trauttmansdorff, ecco la descrizione di ciò che si gode a Merano a Villa Eden.

A Merano a Villa Eden

 

Se cerchi il relax e l’evasione, a tre ore da Milano, Merano è la destinazione ideale. Discreta, immersa nella natura, Villa Eden con il suo centro benessere, è un indirizzo da scambiarsi tra amici. Un luogo ideale per approfittare al massimo del relax e del training fisico e mentale offerto qui.

A Merano a Villa Eden per godere un relax totale

Chi decide di venire a Villa Eden non lo fa solo per riacquistare la forma  perduta o per digiunare cercando di espiare mesi di vizi enogastronomici. La filosofia della titolare Angelika Schmid è migliorare la qualità della vita degli ospiti insegnando regole facili da apprendere e da replicare a casa. Non si cura solo il corpo, ma anche la forza di volontà e lo spirito. “Il nostro lavoro – spiega Angelika Schmid – è quello di promuovere la salute in un posto in cui mi piacerebbe essere ospitata”.

A Merano a Villa Eden

Chi soggiorna a Villa Eden è coccolato, spinto a riacquistare energie e a ricevere consigli che possono essere applicati nella propria quotidianità. L’approccio è equilibrato, mai severo e soprattutto personalizzato.
Una Beauty Farm, una Spa all’avanguardia come è testimoniato da diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali, quali ad esempio il Five Star Diamond Award, il piú prestigioso dei riconoscimenti nel campo del turismo e della ristorazione. Il punto di forza sono una equipe interna di collaboratori medico-scientifici e staff del reparto beauty.
 Tra i trattamenti proposti, vi suggerisco di provare la calcoterapia. Un incredibile mix di principi attivi funzionali  massaggiati sul corpo, successivamente coperto con un calco che ne aumenta la penetrazione nell’epidermide.
Se lo scopo della vacanza, è cancellare i segni dell’età dobbiamo familiarizzare con il concetto di longevity, espressione che rimanda alla necessità di ricercare un equilibrio tra salute e benessere, soprattutto in vista di un wellbeing da conservare nel tempo. Significa avere cura di se stessi, prestare attenzione a ciò che si mangia, fare esercizio fisico.

A Merano a Villa Eden è proposta una cucina sana ma gourmet

Un punto di forza di Villa Eden sono le proposte gastronomiche del Mindful Restaurant, capaci di rispettare la necessità di detox degli ospiti senza rinunciare al gusto. In cucina le ricette originali e saporite del giovane chef  Philipp Hillebrand sanno regalarci piatti gourmet fatti con prodotti di stagione e filiere ecosostenibili. Particolare attenzione è riservata alla colazione servita in modo da rispettare la ricerca del benessere senza rinunciare al gusto e alla scoperta di nuovi sapori.

La cucina attenta alla salute e al mantenimento del benessere, nonostante la rinuncia a qualche ingrediente, è degna di un ristorante stellato. “La ricerca è fondamentale – spiega lo chef Philipp Hillebrand –acquistiamo quasi esclusivamente prodotti di provenienza regionale, dalle carni al pesce, e le verdure arrivano direttamente da orti e coltivazioni bio di contadini dell’Alto Adige”. Le valli del territorio offrono eccellenze assolute, e dagli ingredienti di eccellenza nascono piatti che sono un piacere per gli occhi e per il palato. “L’utilizzo di sapori, erbe, condimenti che vengono dai nostri boschi regala un carattere speciale alle preparazioni – prosegue Hillebrand. Con i menu degustazione proponiamo un vero viaggio nel territorio”. La vocazione altoatesina si sposa con l’attitudine contemporanea alla sperimentazione, creando una cucina fusion nella quale ogni piatto diventa un’esperienza.

 Le proposte che più mi hanno colpito sono le saporite verdure “preistoriche” con radici, crema di nocciole, erbe selvatiche; i fagottini con formaggio di malga, ortica, tartufo e pera e la trota salmonata insaporita con mela, cetriolo, kefir e wasabi.
A Merano a Villa Eden
carote preistoriche
Tra un trattamento e l’altro per approfittare di un soggiorno in una cittadina suggestiva come Merano, si può scegliere di fare qualche breve gita. Consigliata una bella e salutare visita al vicino Castello Rametz, la più antica cantina dell’Alto Adige, conosciuta persino dagli zar. Una linea ferroviaria a loro dedicata trasportava a San Pietroburgo le casse di vino prodotto da Federico Boscaroli, il quale aveva importato dalla Borgogna il Pinot Nero. Nel 1970 la cantina è stata acquistata da Karl  Schmid, imprenditore e produttore su licenza per l’Italia di uno dei più apprezzati amari. È a lui che dobbiamo, oltre ad ottimi vini, la struttura di Villa Eden, oggi diretta dalla figlia Angelika.
A Merano a Villa Eden
Per gli amanti della natura, soprattutto di piante e fiori, imperdibile la visita dei giardini  di Castel Trauttmansdorff, castello dove per sette mesi nel 1870 abitò la principessa Sissi. Quattro percorsi e tre sentieri panoramici  permettono di accedere ad oltre 80 ambienti botanici con piante provenienti da tutto il mondo, un calendario delle fioriture in continua evoluzione e suggestive vedute sulle montagne circostanti. Un occhio di riguardo anche alla cultura con diversi allestimenti in padiglioni e stazioni sensoriali.
A Merano a Villa Eden
O altrimenti una bella passeggiata o escursione lungo quei sentieri che rendono Merano una meta ambita dagli escursionisti.
 Info: Villa Eden Park Retreat, via Winkel 68/70, Merano (Bz), tel. 0473.23.65.83

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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