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Mangiando sotto le stelle. In Alto Adige tante eccellenze

Pioggia di stelle in Alto Adige: ben 27 per 20 ristoranti. La provincia altoatesina si conferma così terra del gusto
Potrà essere una sorpresa per molti, ma la zona d’Italia in cui splendono più stelle Michelin si conferma essere il Sud Tirolo/Alto Adige. Il fazzoletto di terra, bilingue, a pochi passi dall’Austria, è da considerarsi un vero paradiso enogastronomico. Forse la vicinanza con il confine austriaco spiega l’origine di un successo riconosciuto internazionalmente. Infatti la fusione di ricette italiane e austriache dà origine a una cucina gourmet. L’Alto Adige è un territorio ricco di vigneti scoscesi, di frutteti, di erbe selvatiche e fiori edibili. Un territorio formato da borghi fatti di case di legno e castelli, che attira numerosi turisti in cerca di natura incontaminata, arte e cultura gastronomica.

Mangiando sotto le stelle. In Alto Adige

Sicuramente la cucina gourmet è cresciuta anche per il rispetto di una natura inviolata che regala materie prime di altissima qualità. Un altro elemento da non sottovalutare è la presenza di un turismo alla ricerca dell’autenticità e del benessere. Le strutture alberghiere hanno standard elevati e tutto ciò contribuisce al raggiungimento del successo internazionale.

Le eccellenze della ristorazione altoatesina

Mangiando sotto le stelle. In Alto Adige

Tra le punte di eccellenza della provincia, spicca il ristorante Sissi, a Merano, con ai fornelli lo chef stellato Andrea Fenoglio, famoso per le sue proposte capaci di trovare una sintesi tra cucina tradizionale italiana e austriaca. Impossibile non citare il “fenomeno” Alta Badia, Patrimonio Mondiale UNESCO, che riconferma il proprio primato gastronomico. Su un territorio di soli 15km², brillano infatti ben sei stelle Michelin!

E’ stata riconfermata la terza stella Michelin al campione degli chef Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus presso l’Hotel Rosa Alpina. Vincente il suo progetto Cook the Mountains che permette la riscoperta della stagionalità e di tecniche di coltivazione rispettose della natura. Un’altra perla dell’accoglienza made in Alto Adige è: la Stüa de Michil di Corvara. Il giovane executive chef Nicola Laera, papà pugliese e mamma ladina, cresciuto sotto la prestigiosa guida di Norbert Niederkofler, ha mantenuto la stella Michelin. Qui la cucina è un ottimo esempio delle motivazioni che fanno dell’Alto Adige l’eden di chi ama la cucina capace di raccontare un territorio: un fiore, un ortaggio di stagione, materie selezionate, ingredienti biologici sono lavorati come se fossero un libro di favole. Sulle ali della modernità, invece, il menu proposto dallo stellato Manfred Kofler presso Culinaria im Farmerkreuz nei pressi di Merano. La sua cucina parte dal territorio e percorre un lungo viaggio verso il mare e i sapori mediterranei (non a caso il menu degustazione s’intitola proprio “dalle Alpi al mare“).

Concludiamo il nostro viaggio nella gastronomia gourmet con due chef che propongono una cucina di ricerca: Peter Girtler, chef del Romantik Hotel Stafler di Vipiteno, da sempre convinto che «il prodotto è la star, non il cuoco» e Karl Baumgartner che dal 1986, in un tranquillo angolo onirico della val Pusteria, fa dell’innovazione un prezioso strumento per il recupero della cultura locale.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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