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The Manzoni: design, alchimia e tanto gusto

Se stai cercando un ristorante “alchemico” a Milano, ti diamo un indirizzo capace di farti conoscere una cucina capace di elevare il gusto attraverso un percorso che inizia dall’antipasto e termina con il dessert.

Alla nostra lista di ristoranti famelicamente amati aggiungiamo The Manzoni, un ristorante che si ispira alla cucina tradizionale mediterranea senza rinunciare a incursioni nella contemporaneità grazie a un menù che regala suggestioni culturali. E come sai, noi di Famelici crediamo che cibo sia cultura! Un pranzo o una cena in questo elegante ristorante è veramente un inno alla gioia.

E allora non deve stupirti che il menu autunnale – firmato dall’executive chef Giuseppe Daniele assieme al sous chef Gabriele Fiorino e al pastry chef Halit Gajda – si chiami Magnete. Ecco come lo descrive Laura Gobbi, esperta di comuncazione che ha saputo cogliere e trasmettere l’anima del locale: “L’universo è attrazione e rilascio. La forza magnetica trasforma. L’energia trasmuta il pensiero ed eleva. Ovvero un processo fisico, chimico e alchemico che parte dall’attrazione per poi passare alla trasformazione e giungere all’elevazione“. Solo per questo è per noi il posto perfetto per trascorrere una piacevole serata. Estremamente consigliato per organizzare le cene e le feste per celebrare il Natale. Il motivo? Perché arte, cibo e vino sono gli ingredienti che alchemicamente mixati daranno vita a momenti indimenticabili.

Il miglior ristorante per andare a cena con gli amici

The Manzoni è noto a Milano per essere il ristorante del designer Tom Dixon. A pochi passi da La Scala e da Galleria Vittorio Emanuele, si è imposto per il suo arredamento composto da acciai brillantissimi, blocchi di granito, marmo, piastrelle in pietra lavica, intonaco di cemento, ottone e cascate di lampadari. Già all’ingresso del ristorante sei immerso in un luogo potente, in cui il grezzo della pietra si alterna alla luminosità donata dall’acciaio e dall’illuminazione. Un minimalismo che sa nascondere e svelarti lentamente una ricca opulenza!

The Manzoni dixon1

Aperto dal lunedì al sabato, è un punto d’incontro ideale per ritrovare i tuoi amici, per progettare con loro nuove avventure, o semplicemente divertirsi. Lo spitito “alchemico” di The Manzoni ti assicuriamo che è contagioso.

Sì, cucina mediterranea…ma eslposiva!

Al ristorante The Manzoni trovi ricette che rispettano sempre la materia prima. Il ristorante onora la tradizione della cucina mediterranea, ma questo non significa che ti accomoderai in un locale che evita di confrontarsi con la contemporaneità. Te lo abbiamo detto è un ristorante alchemico! Dunque, tutto viene trasformato, elevato. Nel menu di The Manzoni troverai molte proposte che stupiscono per il loro “tocco” magico. I piatti serviti al tavolo rendono l’esperienza gastronomica un vero percorso dei sensi. È il caso della zucca al forno, crema al parmigiano e tartufo nero.

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Zucca al forno, crema al parmigiano e tartufo nero

I best seller del menu Magnete sono la ventresca di tonno appena scottata su crema di carote, cipolle rosse marinate e peperone crusco sbriciolato; il capriolo, polenta fritta e spugnole che nascondono un cuore di foie gras; i ravioli del plin con ripieno di faraona e champignon su crema di nocciola; la lepre à la Royale; il baccalà fritto su crema di scarola e scalogno fondente; il branzino scottato con bietoline, l’insolito sorbetto di cetriolo, crema di agrumi e animelle fritte su zucchine trombetta marinate agli agrumi e il cremoso al pistacchio, gel di barbabietola e gelato alla ricotta, vaporizzati da un aromatico gin dai profumi mediterranei.

Un consiglio davvero “famelico”? Non perdetevi i dolci di Halit Gajda, che sa interpretare con grandi capacità creative e tecniche un viaggio gastronomico che sfiora la perfezione.

the manzoni dolce

La selezione di dolci è davvero eccitante. Il nostro preferito è la mousse di pistacchio e gelato alla ricotta ricoperta da una gelatina di barbabietola avvolta dal profumo del gin. Si può scegliere anche la mousse ai tre cioccolati e fava tonka, il tiramisù artigianale o il babà al rum e il semifreddo all’ amarena.

Giuseppe Daniele, lo chef che seduce con i suoi piatti

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Giuseppe Daniele

Allievo di Antonio Giuda, Luigi Taglienti, Antonino Cannavacciuolo e Niko Romito, Giuseppe Daniele, con Gabriele Fiorino e Halit Gajda, propone al ristorante The Manzoni una cucina “magnetica”.

Giuseppe Daniele, 31 anni, è un giovane chef, che con un pizzico di fortuna, conquisterà un orizzonte professionale pieno di stelle. E di gratificazioni. Un cuoco che ha un curriculum di tutto rispetto. “L’esperienza con Niko Romito è stata un’esperienza importantissima per me“, racconta Giuseppe Daniele. “La sua idea di cucina è travolgente, essendo capace di rispettare la tradizione, ma con un’impronta moderna e anticonvenzionale“.

La sua storia inizia, giovanissimo nella cucina dello chef Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi. Nel 2016 lavora al Seta Mandarin Oriental di Milano con lo chef Antonio Guida, poi al Ristorante Lume con lo chef Luigi Taglienti, dove impara ad apprezzare e a lavorare la selvaggina. Nel 2019 è sous chef presso il Bvlgari Hotel di Milano guidato da Niko Romito con lo chef Claudio Catino come executive.

Chi è per noi Giuseppe Daniele? È la fotografia dell’evoluzione della cucina e dell’immagine del cuoco. Non più la persona umile chiusa tra i fumi delle cucine, ma un individuo consapevole della sue conoscenze, della sua professionalità, del suo ruolo, capace di interlocuire con i suoi ospiti.

The Manzoni Milano
Via Alessandro Manzoni, 5
20121 Milano
www.themanzoni.com

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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