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L’olio da taggiasca ligure riconosciuto dall’intelligenza artificiale

Un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale permette di riconoscere l’olio da olive taggiasche liguri

Il Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Riviera Ligure DOP e gli scienziati dell’Università Cattolica di Piacenza rendono noto che un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale permette di riconoscere l’olio prodotto da oliva taggiasca ligure.

Con la pubblicazione sulla rivista Food Chemistry il Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Riviera Ligure DOP e gli scienziati dell’Università Cattolica di Piacenza comunicano che un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale permette di riconoscere l’olio prodotto da oliva taggiasca ligure. La notizia è stata pubblicata sulla rivista Food Chemistry. Lo studio è stato coordinato da Marco Trevisan, Preside Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e da Luigi Lucini del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una filiera agro-alimentare Sostenibile – DiSTAS.

L’olio da taggiasca ligure riconosciuto dall’intelligenza artificiale

Analizzando con l’indagine metabolomica i composti chimici, che la pianta di taggiasca produce in risposta all’interazione con l’ambiente ligure, gli scienziati hanno lavorato su due classi di composti chimici distintivi per la Taggiasca ligure: polifenoli e steroli. In particolare, i derivati del colesterolo e alcuni antiossidanti come i polifenoli sono risultati i migliori marcatori per distinguere l’olio da oliva taggiasca ligure da qualsiasi altro, sia oli di varietà presenti in Liguria piuttosto che oli di taggiasca o di altre varietà fuori regione.

Qui poi è entrata in campo l’intelligenza artificiale che con modelli matematico – informatici ha permesso di processare i numerosi dati di composti chimici raccolti e di definire l’impronta chimica dell’olio extravergine di oliva taggiasca ligure.

In pratica – afferma Lucini – il funzionamento del modello dell’Intelligenza Artificiale usato in questo studio, come concetto, è lo stesso del face ID del telefono anche se alcuni parametri cambiano. Il set di informazioni contiene alcuni fattori, in questo caso contenuto e tipologia di alcuni composti fenolici o steroli, che sono caratteristici e quindi distintivi della autenticità dell’olio“.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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