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Milano Fashion Week 2024 e BioQitchen: 5 idee tra innovazione e food design

BioQitchen, innovazione, moda, cibo e cultura: le nostre scoperte alla Milano Fashion Week

Tre Masterclass organizzate da BioQitchen presso White Show hanno coniugato innovazione, nuovi linguaggi narrativi anticonvenzionali, sostenibilità e food design

 La moda è come un caleidoscopio che offre infinite letture e interpretazioni, ma è anche capace di ibridare formati e dialogare con altre discipline come il food

BioQitchen anche quest’anno ha partecipato alla Milano Fashion Week 2024, gestendo la parte ristorativa di White Show, un super evento internazionale che richiama ogni anno molti visitatori. Una kermesse che ha promosso momenti ricchi di moda, creatività e cultura.

Milano Fashion Week 2024, White Show e BioQitchen: idee creative e nuove connessioni

Un BioQitchen a tutto tondo, per un luxury catering presente nei principali padiglioni del trade show con le sue preparazioni gourmet, a partire daTortona 27(Superstudio Più) sia nell’area del White Casa, con il limitrofo White Garden, che nell’elegante zona del Kiosk Daylight, fino alla My Own Gallery.

Il catering “oltre il bio” nato dall’intuizione di Mauro Benincasa, Ceo di HQ Food and Beverage, è stato il protagonista della parte ristorativa dell’East Market al Padiglione Visconti, dedicato al vintage, dove sono state proposte le birre artigianali Made in Franciacorta del Birrificio Curtense. BioQitchen si è occupato anche di tutti gli eventi serali aperti al pubblico del WHITE VILLAGE con un’offerta di appuntamenti organizzati in maniera diffusa

Milano Fashion Week 2024 e BioQitchen: 5 idee tra innovazione e food design

Tarocchi e Moda, la magia di due mondi che parlano per simboli

Milano Fashion Week 2024

Sabato 24 febbraio siamo in prima fila per assistere all’ultima Masterclass organizzata presso il White Show da Bioqitchen. La giovanissima designer Serena Beccari, alias Vague Bizarre, ci intrattiene su un tema davvero originale:“La magia della moda”.

Il mondo dei tarocchi è trattato in maniera decisamente inusuale, declinato attraverso le storie più iconiche, tra stilisti emergenti e firme prestigiose. Da Miuccia Prada, identificata con la carta della Papessa, a Elsa Schiapparelli con quella de La Luna, passando per Giovanni Battista Giorgini, padre dell’Alta Moda e fautore ante litteram del Made in Italy, fino a stilisti emergenti come Federico Cina con la sua “Tortellino Bag”.

L’anticipazione della borsa che tutte noi vorremmo indossare a primavera e in estate

tortellino bag

Durante la piacevole escursione in un mazzo di tarocchi trasformato in “carte della moda”, il mio sguardo si è lasciato attrarre da una carta che raffigurava la creazione di una borsa che nel nome e nella forma richiama un tortellino. Sto parlando della “Tortellino Bag” del giovane stilista Federico Cina. Una borsa, diventata virale sui social, che richiama il mondo della cucina tradizionale emiliana.

Si tratta di un quadrato di pelle unico ripiegato come si fa con la sfoglia. Viene poi imbottito, come se custodisse un prezioso ripieno. Una creazione che per Federico Cina è anche un ricordo d’infanzia. Così una ricetta della tradizione emiliana viene trasformata nel simbolo di una delle regioni più goderecce e gourmet d’Italia. Una proposta elegante che rifugge ai look pacchiani del jet set.

La sostenibilità e l’eleganza di una bottiglia che non ti aspetti

cordusio

E, subito dopo la lettura dei tarocchi dedicati alla moda, è la volta di un’altra piacevole sorpresa: il primo aperitivo al mondo a base di frutti a bacca rossa 100% naturale. Realizzato con botaniche di provenienza locale, con una gradazione di 19,5% vol, Cordusio è confezionato in una splendida bottiglia di vetro color scarlatto che richiama la tradizione dell’art nouveau. Come descriverlo? Aromatico, forte, insomma un’esplosione di gusti!

E che cosa abbiamo degustato?

Milano Fashion Week 2024 e BioQitchen

Dopo aver apprezzato l’aperitivo Cordusio, è stata la volta delle proposte di Alessandro Fabbiano, lo chef di BioQitchen che prepara una cucina che sa coniugare il buono con il bello nel laboratorio HangarQ, un laboratorio di tutto prestigio che fa catering ad alta quota. Le sue proposte esaltano la cucina italiana, senza rinunciare a qualche incursione in ricette internazionali.

E così con piacere abbiamo affondato le posate nell’humus per poi usare le mani per degustare i meravigliosi quadrotti di pasta proposti con tanti sughi.

Mauro Benincasa, il visionario con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben piantati sulla terra

mauro benincasa

Mauro Benincasa è il CEO di BioQitchen, l’azienda a capo di quattro brand specializzati nel lusso, che si occupa da oltre 20 anni di catering nel settore luxury. Il primo marchio, nato nel 1999, è Hi Fly Catering rivolto alla ristorazione per jet privati. Successivamente hanno visto la luce altri tre marchi: Dream- EatBioQitchen HangarQ.

Dream-Eat è dedicato al servizio catering rivolto all’alta moda, alle produzioni cinematografiche e pubblicitarie, mentre BioQitchen, specializzato in preparazioni biologiche ha portato con sé HangarQ, una location in via Tertulliano 68, a Milano, dove si organizzano eventi privati ed aziendali in vero stile flight-experience.

 Che cosa rende Mauro Benincasa un uomo dalle mille sorprese? L’ abilità di coniugare la capacità imprenditoriale con la cultura, mettendo in mostra la continua innovazione e creatività di un mondo del food che talvolta sembra restio ad aprirsi al futuro.

Commento Famelico sulla Milano Fashion Week 2024 e sul White Show

Perchè siamo andati ala Milano Fashion Week 2024 e al White Show? Perchè qui i confini tra moda, cibo e cultura sono sfumati in nome della ricerva dell’innovazione.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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