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I migliori Lamian, noodle tirati a mano, li mangi solo da Bon Wei a Milano

Lamian, semplicemente noodle o tagliolini di farina di grano e acqua “tirati a mano”. Impossibile non assaggiarli e se non lo hai ancora fatto devi per forza andare da Bon Wei a Milano. Tanta manualità e grandi sughi per un piatto indimenticabile. Due ingredienti, tanta esperienza e il gioco è fatto!

Conoscere la Cina attraverso la cucina cinese.  I migliori Lamian da Bon Wei a Milano

Si può conoscere un paese sedendosi a tavola? Secondo Famelici, sì. La Cina è un paese immenso, che racchiude culture e tradizioni varie e diversissime. Ne fanno parte montagne, deserti, lunghissimi fiumi, estese pianure, profondi laghi, gole, bacini e 18.000 chilometri di spiagge! Questa varietà si riflette nella cucina cinese che, a seconda delle regioni, propone piatti diversi.

Nel Nord della Cina, ai confini della Via della Seta, uno dei piatti più famosi sono i lamian, i progenitori dei ramen giapponesi. Un vero spettacolo vederli fare, soprattutto quando i cuochi uiguri formano un lungo spaghetto, che può arrivare a una lunghezza di tre metri! Questo viene poi arrotolato sul braccio come se fosse una matassa di lana da sbattere con energia sul tavolo.

La tradizione lo vuole come un piatto per le grandi occasioni, soprattutto anniversari e compleanni. Sono considerati di buon auspicio, capaci di assicurare lunga vita. Un piatto che è apprezzato all’estero, anche se pochi sanno da quale regione provenga e come sia realizzato.

Ma che cosa sono i Lamian proposti da Bon Wei

I 5 ristoranti preferiti da Famelici a Milano: Bon Wei

I Lamian sono entrati nella carta di Bon Wei come specialità regionale dello Shandong, nel giugno 2015, durante Expo, all’interno del progetto de La Grande Tradizione Gastronomica della Cucina Cinese, nato per far conoscere ai clienti la cucina regionale cinese.

Il piatto era tradizionalmente preparato a Lanzhou, capoluogo della provincia nordoccidentale di Gansu. E le origini del nome? Nasce dall’unione di due parole: la che in cinese significa tirare e mian, ovvero tagliolini. Una ricetta antichissima: la spiegazione dei movimenti necessari per fare i Lamian sono, infatti, riportati  in un codice della dinastia Ming del 1504.

Le nuove ricette di Bon Wei

I migliori Lamian da Bon Wei a Milano

Lo chef Zhang Guoqing viene dal sud-est, dallo Zhejiang, dove i noodle sono fatti quasi esclusivamente con la farina di riso. Sono chiamati mǐfěn (vermicelli di riso) e héfěn (tagliatelle di riso). Ma la curiosità spingono lo chef a documentarsi e a proporre la specialità molto apprezzata al Nord.

Inizialmente i Lamian, proposti da Bon Wei, seguendo la ricetta tradizionale della regione, erano dapprima sbollentati in acqua, e poi saltati nel wok con un trito di carne di maiale, cipollotto e una salsa di fagioli gialli, rinfrescati da una julienne di cetriolo.

Oggi lo chef Zhang Guoqing ha voluto aggiungere 4 nuove ricette di cui tre Lamian saltati (con gamberi, carne e verdura) e una in brodo (con frutti di mare), così da creare una piccola carta di 5 specialità disponibile solo a pranzo, in quanto la lavorazione artigianale di questo impasto richiede una certa disponibilità di spazio e tempo, non facilmente gestibile durante il servizio serale.

Si possono dunque ordinare i tradizionali Lamian dello Shandong, oppure i Lamian saltati nel wok con uova e pancia di maiale cotta al forno e sfilacciata, quelli con uova e gamberi, o quelli più leggeri, senza uovo, alle sole verdure (carote, peperoni zucchine, sedano, germogli di soia e cavolo cinese), ma anche in brodo ai frutti di mare, un saporito e corroborante brodo di molluschi e crostacei in cui i noodle avvolgono gamberi, calamari, vongole veraci, pak-choi e funghi shitake.

Famelicamente golosi!

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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