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Caffé Pascucci: caffè mon amour! A Milano

Milano è sempre una buona idea. Come non approvare la scelta di Caffé Pascucci? Il secondo locale aperto nel capoluogo lombardo dall’azienda di Rimini è in una zona strategica, vicino alla Stazione Centrale. Come tutti i locali a marchio Pascucci è stato progettato dall’architetto Marco Lucchi. Entri nel locale ed è già una sorpresa. Luminoso, ricco di proposte dolci e salate, un ottimo locale dove, oltre che bere il caffè, puoi mangiare, aspettare di partire o attendere l’arrivo di un amico. Senza sottovalutare la pausa caffè durante lo shopping!

All’ingresso sei subito tentato dal banco gastronomia, con prodotti che vanno dalla classica colazione italiana con un occhio di riguardo alle proposte che schiacciano l’occhio al gusto anglosassone, fino al pranzo veloce. Subito dopo il tuo sguardo è rapito dal magico mondo del caffé.

Caffé Pascucci: protagonista la moka

Caffé PascucciIl locale è il paradiso per chi ama il caffè. Le macchine da caffè “nude”, con il corpo sotto il bancone, l’Azomico per conservare meglio le proprietà del caffé fino alla la regina incontrastata del locale: la moka. Qui, infatti, si trova il banco del caffè preparato e servito con la moka da tre tazze. Un tuffo in un passato che molti di noi rimpiangono! E non dimentichiamo che la moka è uno strumento sostenibile!

Si può anche provare il Caffè Pompato, un cold brew coffee, spillato nel bicchiere. Un caffè cremoso sormontato da tanta schiuma.

Naturalmente si possono degustare tutti i classici Pascucci  fino allo specialty del mese, che per il mese di luglio è un Perù Coe della Finca San Pedro El Shimir di Fredy Guevara coltivato a 1.800 metri. Aroma complesso e fruttato, spazia dalla pesca alla vaniglia, dai frutti rossi al cioccolato fondente, con un’acidità dolce e piacevole.

A voi la scelta!

DOVE

Pascucci Moka – Milano – Piazza Duca d’Aosta

Aperto dalle 7 fino alle 20

www.pascucci.it

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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