Nuova apertura a Milano, la birreria BeerGarden. Amo la birra e la cultura della birra, come non andarci? Mi accoglie Fabrizio Fioretti, uno dei soci del locale. Ci sediamo nel dehors della birreria BeerGarden, inaugurata in ottobre in via Porro Lambertenghi, nel quartiere Isola di Milano. In una mano il blocco per gli appunti, nell’altra un cocktail di birra, un Negroncino sbagliato (Campari, Vermouth Torino, Orange Bitter e Heineken), preparato da Niccolò Basso. “Iniziare l’intervista con una nostra proposta un po’ particolare è il modo migliore per spiegare la filosofia di BeerGarden, un locale che vuole essere una birreria che osa, che vuole andare al di là del concept della classica birreria. Soprattutto vuole dimostrare che in birreria si può mangiare bene e si possono proporre piatti diversi rispetto all’hamburger o ai wurstel con i crauti”. Sono solo al cocktail di birra, ma già sono contenta di essere venuta!
BeerGarden: la birra proposta in nome del divertimento e del buon cibo
Fabrizio Fioretti è un appassionato di birra, ci siamo conosciuti presso la gelateria Artico, un paradiso per gli amanti del gelato in uno dei quartieri, l’Isola, più frequentati della movida milanese. Ed è un piacere scoprire che il gelato proposto da BeerGarden è firmato da una delle migliori gelaterie di Milano. Così il dessert, un gelato al cioccolato fondente è birra, è indelebile nella mia memoria!
Sfatando il mito che la buona birra è solo quella artigianale, Fabrizio ha scelto di proporre il marchio Heineken con tutta l’ampia gamma di denominazioni sorelle e affiliate, a livello nazionale e regionale: oltre alla bionda olandese, l’Ichnusa non filtrata, Affligem Blonde, Affligem Rouge, Moretti Ipa, Erdinger Weizen e Gasoline. In bottiglia due IPA, una saison, una triple, una lager, tre ale, una India pale ale, una White Ipa, un’analcolica e una birra senza glutine.
Perchè una birreria in un quartiere dove ci sono già tante proposte per mangiare e bere?
“All’Isola ci sono numerosi ristoranti, pizzerie e locali etnici, ma noi volevamo aprire una birreria “controcorrente” con 70 sedute all’interno e 15 in giardino, dove degustare non soltanto il classico cibo veloce da birreria, ma anche delle proposte gastronomiche più appetitose. Abbiamo studiato la concorrenza, in particolare abbiamo studiato l’esperienza dello storico locale Frida per cercare di dare vita a un locale che offrisse una proposta diversa e unica”.
In un’ epoca in cui tutti sembrano impazzire per la birra artigianale non è rischioso proporre birre Heineken?
“Heineken rappresenta la birra cosmopolita per eccellenza, è un punto di riferimento internazionale nel mondo della birra. Ha acquisito diverse birre artigianali e io sono contrario a falsi pregiudizi. Abbiamo lavorato insieme per ottenere un eccellente risultato: il trade marketing di Heineken Italia ha collaborato con il nostro designer Ricky Sedini nello studiare un format che superasse l’idea della classica birreria che si ispira al modello tedesco”.
Quale proposta gastronomica proponete?
“Non mancano le patatine, le chicken sticks e i clubsandwich, ma proponiamo anche piatti più raffinati come i Mondeghili alla milanese con caviale di melanzane e pomodoro confit, la focaccia integrale con pomodoro, burrata d’Andria e limone, il Milanese al Sud con il risotto mantecato alle zafferano e agrumi, il vitonno con vitello tonnato, sedano e capperi di Pantelleria, il black pig, con costoletta di suino nero alla milanese, patate dippers e
maionese al wasabi e il gelato al cioccolato fondente e birra. Azzardiamo anche proposte che sicuramente faranno discutere. Un esempio? La carbonara 2.0 con panna!”.
Un cantante che per te è sinonimo di birra?
“Senza dubbio Vasco Rossi”.
Chissà perchè ma io sono pronta a scommettere una birra che a Vasco il BeerGarden piacerebbe molto!
BeerGarden
Via Porro Lambertenghi, 19
20100 Milano
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