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Armonico, il nuovo ristorante gourmet di sushi a Milano

Armonico, il ristorante gourmet dove, grazie ai suoi menu pieni di tradizione e di un pizzico di modernità, scopri una nuova passione: mangiare con le bacchette.

Il menu di Armonico è composto prevalentemente da pesce crudo proposto in diversi tagli. Unica eccezione la carta veg.

La cucina giapponese è ormai entrata nel cuore dei milanesi. E così non stupisce che nel capoluogo lombardo molti ristoranti propongano sushi, tataki, temaki, rotoli, nigiris o gunkan. Sono così numerosi che può risultare difficile suggerirtene uno capace di non deluderti. Se sei un vero amante del sushi, ti segnalo una nuova apertura: Armonico- sushi culture. Il progetto nasce nel 2020, il Covid e i lockdown hanno reso necessaria la trasformazione del format, puntando inizialmente su un mercato che molti ristoranti hanno sempre visto solo come un accessorio o qualcosa di superfluo, il delivery. Oggi finalmente, dopo un costante successo, ha visto la luce il ristorante gourmet.

armonico milano ristorante

Situato, a due passi dalla stazione di Porta Garibaldi, nel vivace Quartiere Isola, Armonico- sushi culture è un ristorante con un design che richiama le atmosfere dei club di Londra e di New York. Lo spazio è suddiviso tra un lungo bancone per chi vuole socializzare e alcuni tavoli, illuminati da una luce soffusa, per chi ama la riservatezza.

Viaggiare alla scoperta del sushi senza lasciare Milano

Qui si può gustare l’alta cucina giapponese, con numerosi piatti esotici e audaci, presentati in modo elegante e divertente. Tutte le proposte di Armonico hanno un comune denominatore: l’utilizzo di materie prime di grande qualità per mantenere inalterati i sapori del pesce e l’utilizzo delle tecniche più pure -in particolare i tagli – per rispettare la struttura dell’ingrediente.

tartare armonico milano

In ciotoline da condividere ho assaggiato gli Yaki gioza, ripieni di gamberi o verdure proposti con le loro salsine e un superbo Nasu dengaku, melanzane glassate in salsa di miso e sesamo. Il menu propone sushi, tartare, tataki, sashimi, uramaki e gunkan. Tra le diverse proposte degustate ho particolarmente apprezzato i raffinati gunkan e l’imperdibile Mazara Orange (gambero rosso di Mazara, uova d’aringa, mazzancolla, salsa miso e scorza d’arancia).

La parte gastronomica è accompagnata da una ricca carta dei vini e da una selezione di saké. Da provare il fresco Riso Harmoniae, sake italiano di riso Carnaroli. 

armonico ristorante cantina sake

Armonico, ristorante gourmet e filosofia

Armonico si attiene all’Ikigai, la filosofia giapponese che si concentra sulla “ragione di vita” e su ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Sii connesso allo scopo, a ciò che è la tua missione nella vita, perché la vita è breve.

Ikigai è il concetto usato dai giapponesi per descrivere una filosofia di vita. In parole sempilci: scopri la tua passione, mettila in pratica e donati ad essa nel miglior modo possibile. Daniel Fompowou, Francesco Riganelli, Gian Marco Virgini e Teo Re Fraschini, tutti under 30, hanno tratto ispirazione dall’Ikigai per dare non solo il nome al loro locale, ma anche per ispirare la loro proposta gastronomica. Un ristorante gourmet che da sogno si è trasformato finalmente in una realtà!

armonico nuovo ristorante soci

Il commento famelico

Più che mangiare qui si vive un’esperienza. Una cena in questo ristorante è una lezione magistrale basata sull’alta cucina giapponese e sull’arte del sushi, dal momento che gli chef, se sei seduto al bancone, ti spiegano la preparazione di ogni piatto preparato in diretta. Il conto non è esagerato, il rapporto qualità-prezzo è più che equo. Una raccomandazione “famelica”? L’uramaki Italia-Scozia (salmone, uova di salmone, mazzancolla in tempura e salsa teryaki al tartufo), una proposta che sembra venire da un altro mondo! Mi raccomando, non andartene senza averla assaggiata!

Armonico

Via Pastrengo 15, Milano

Tel +39 0245487806

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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