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Vinophila, il futuro del vino

Vinophila è il primo metaverso dedicato al vino, una fiera innovativa che, attraverso una realtà immersiva e rappresentazioni 3D, si propone di eliminare la distanza tra virtuale e reale. Vi raccontiamo il futuro del mondo enologico.

Vinophila è il primo metaverso dedicato al vino, una fiera che, attraverso una realtà immersiva e rappresentazioni 3D, si propone di eliminare la distanza tra virtuale e reale. L’esposizione digitale è visitabile tutto l’anno, 24 ore su 24, e offre la possibilità di vivere esperienze uniche in modo intuitivo, divertente, sicuro e sostenibile. L’expo permanente è accessibile tramite il portale online Vinophila, che accoglie anche un progetto editoriale aggiornato, con notizie su aziende, mercati, prodotti, itinerari eno-turistici e i più interessanti aggiornamenti relativi al vino e alle bevande alcoliche.

Gli utenti possono entrare e navigare gratuitamente nella piattaforma da ogni tipo di dispositivo, esplorando un’originale forma di racconto del settore food&beverage di respiro nazionale e internazionale. Lorenzo Biscontin, ideatore e fondatore di Vinophila, esordisce alla tavola rotonda di presentazione dell’esposizione, dichiarando le motivazioni del suo nuovo progetto. “Il nostro intento è quello di valorizzare il vino italiano, importante ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Se sapremo mixare la simpatia riconosciuta internazionalmente agli italiani con la nostra cultura artigianale non conosceremo crisi“.

Dialogo tra eccellenze del vino: design, moda e vino

La tavola rotonda organizzata per promuovere Vinophila è stata l’occasione per un interessante confronto sul futuro del Made in Italy. Un dialoigo che ha visto coinvolti tre settori importanti per l’economia italiana: design, moda e mondo enologico.

Design e vino, un dialogo possibile

A rappresentare il mondo del design c’è Patrizia Catalano, coordinatrice dei numeri monografici “Interni Annual” dedicati a Cucina Contract e Bagno, degli eventi internazionali della testata a Londra, Barcellona, Madrid, Miami e New York e degli Interni Design Talks (aprile 2021).”Il futuro prevede l’attivazione di sinergie tra mondi che condividono gli stessi obiettivi. Già nel passato abbiamo dialogato con il settore del vino e ci proponiamo di farlo anche nei prossimi anni.”

Il futuro del vino tra tecnologia ed enoturismo

Donatella Cinelli Colombini, Presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino ha ricordato la necessità di ridurre il gender gap per aumentare il potere delle donne e l’impegno per sviluppare l’enoturismo in Italia. “Un’indagine dell’Università di Siena fotografa chiaramente la realtà enologica: poche donne in vigna e in cantina, molte nel marketing, nella comunicazione e nell’area commerciale. Le donne hanno un ruolo importante, creano relazioni e, dunque, business.

L’enoturismo – continua Donatella Cinelli Colombini- è ciò che occorre sviluppare per affrontare le sfide del futuro. Nato come sviluppo dell’esperienza di Cantine Aperte, oggi rappresenta un business in crescita e dinamico, capace di coinvolgere l’intero territorio. Per potenziarlo dobbiamo avvalerci dell’aiuto delle nuove tecnologie, ricordandoci di mettere al centro il vissuto collettivo.”

Il vino e il design in nome dell’enoturismo

Noi – continua la presidente dell’Associazione Le Donne Del Vino – siamo interessati a dialogare con il mondo del design perchè abbiamo necessità di arredare i punti vendita e le aree deputate alla degustazione. Dobbiamo sfuggire alla tentazione di costruire dei non luoghi. Così anche grazie all’arredamento deve essere chiaro il rapporto con la cultura del luogo. I prodotti di alta gamma devono raccontare storie, miti, leggende“.

Il vino, la moda e i sogni

Gaetano Marzotto, Presidente del Gruppo Vinicolo Santa Margherita ricorda che: “il cliente finale vuole vivere un sogno, allo stesso modo di chi indossa abiti firmati. Per questo bisogna sempre prestare attenzione ai desideri del consumatore. Una prova è il successo del Pinot Grigio. Sessanta anni fa seppe interpretare il sogno di portare le Dolomiti nel bicchiere. Il suo gusto fresco, fruttato, delicato sapeva richiamare l’immagine delle montagne. Sapere innovare e sapere interpretare i desideri dei clienti è fondamentale. Perchè il Prosecco ha conosciuto un successo internazionale? È semplice da produrre, coglie le esigenze della fascia più giovane, si adatta all’aperitivo. Oggi la nostra cantina sta puntando sul Vermentino, prodotto in Toscana e in Sardegna. Il futuro del mondo del vino? Enogastronomia, turismo, qualità e capacità di soddisfare il cliente. E noi dobbiamo continuare ad investire per creare nuovi vini, conquistare nuovi mercati e deliziare il palato dei consumatori.”

L a tecnologia per esaltare il valore del nostro prodotto

È la volta di Mirco Cervi, Chief Digital Officer Italian Design Brands. “Non bisogna temere la tecnologia. La sua funzione è quella di accelerare la possibilità di farci conoscere, di arrivare in modo diverso ai nostri clienti, raggiungendoli dovunque siano. Oggi il mondo è veloce, globalizzato. La realtà virtuale ci consente d’incontrarci, abbattendo le frontiere spazio- temporali. Il metaverso è la virtualizzazione della realtà e può aiutarci a fare incontrare domanda e offerta, permettendoci di vivere esperienze che altrimenti sarebbero difficilmente realizzabili.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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