Vino e metaverso: una nuova experience

Il mondo del vino, come la moda, fa investimenti nel metaverso, sbarcando nelle realtà parallela. A Vinitaly la famiglia Cotarella ha presentato un modo inedito per vivere la cantina, il gusto e il territorio. Un modo per coinvolgere i giovanissimi.

Una nuova experience con vino e metaverso. Un’altra azienda – la Cantina Famiglia Cotarella – ci porta nel multiverso: in occasione del Vinitaly è stata presentata l’anteprima (ovviamente l’esperienza si potrà fruire anche attraverso la App che verrà pubblicata nello Store Oculus Meta) di un’esperienza immersiva per vivere in modo inedito la cantina, il gusto e il territorio e per accrescere il coinvolgimento dei giovanissimi (diventeranno adulti fra pochi anni) sul vino. Stiamo parlando di nuove opportunità virtuali per entrare nel mondo del vino che non sostituiscono ovviamente le esperienze reali ma le promuovono in modo diverso.

Dunque, ecco la experience: entrare in cantina, assistere alla produzione del vino, ammirare gli stupendi paesaggi della campagna umbra costellati di vigneti e oliveti a perdita d’occhio. Ma il metaverso presenta anche vaste opportunità attraverso la virtual reality di andare ancora più in profondità nel processo: imparare a fare il vino, conoscere il territorio, le persone e il loro lavoro e comprendere che c’è dietro la produzione di un vino Doc, per esempio.

Di story telling stiamo parlando, dell’immaginifico, della fantasia che si nutrirà sempre di più di nuovi mondi: l’uomo è mosso da una curiosità atavica, nulla lo ferma e nuovi mondi virtuali si pongono parallelamente alla scoperta di nuovi mondi, nello spazio per esempio. Si tratta di una narrazione che diventa un “customer journey” totalmente innovativo e coinvolgente, in grado di raccontare in modo inedito l’azienda: un viaggio virtuale (con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come Realtà Virtuale, Digital Twin e Intelligenza Artificiale), che affianca tutta la comunicazione dell’azienda.

Così racconta Dominga Cotarella, CEO di Famiglia Cotarella: “Vogliamo che l’esperienza virtuale in cantina sia un invito per quella reale, che diventa così più attesa e consapevole. A nostro avviso – conclude – essere nel Metaverso è anche un modo per diffondere la cultura del vino, soprattutto tra i più giovani, suscitando in loro interesse, curiosità, ma soprattutto quella conoscenza e quel rispetto che li inducano a bere in maniera responsabile.”