In ordine sparso, parole di lessico#foodcultural da degustare, una alla settimana, in questi tempi satolli. Daniela Ferrando, FamFriend :-), le cura per il nostro blog.
*** Carminativo ***
[car-mi-na-tì-vo] agg. e anche s. m. Compulsando la Treccani: dal lat. mediev. “carminativum” … Di medicamento (cardamomo, cannella, anice) cui si attribuiva la capacità di promuovere l’espulsione di gas presenti nel tratto gastro-intestinale e di calmare i dolori da questi provocati.
Dove l’ho sentita:
Incidentalmente ho ritrovato questa preziosa parola #foodcultural leggendo articoli frivoli sulla fine delle Feste, che a molti lascia qualche mal di pancia – e chili in più sulla bilancia.
Via dunque a tisane drenanti e diete anti-gonfiore. E via dunque, ta-dah, a rimedi carminativi, con giudizio. Che si tratti di un’erba, di una preparazione casalinga o di un farmaco, già solo parlare in termini così forbiti di un problema imbarazzante vi farà sentire meglio.
Carminativo. Viene dal latino tardo “carminare” = “guarire con incantesimi”, che a sua volta deriva da “carmen” cioè “canto, scongiuro, formula magica”. Nel linguaggio medico del passato significava, in concreto, “pulire, sgonfiare”.
Ora però, letta l’etimologia, non avvertite un’eco suggestiva, il frisson affascinante di procedimenti stregoneschi?
Per saperne di più:
Finocchio, zenzero, menta piperita sono carminativi naturali. E non sono i soli.
[Immagine: twitter]
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