In ordine sparso, parole di lessico#foodcultural da degustare, una alla settimana, in questi tempi satolli. Daniela Ferrando, FamFriend :-), le cura per il nostro blog.
*** Avvinato ***
[av-vi-nà-to] agg. Avete naso? “Avvinato” non riguarda il vino, ma l’olio. È un “difetto che si avverte all’esame olfattivo … percependo un odore che va da quello tipico della cantina (avvinato) a quello dell’aceto (inacetito)”.
Dove l’ho sentita:
In due giorni ho incontrato due volte questo aggettivo tecnico, descrittore di un difetto. Segno inequivocabile che doveva far parte delle parole #foodcultural!
La prima volta è stato notando che identificare l’“Avvinato” (insieme con Riscaldo, Rancido e Amaro) è uno degli argomenti di prova per diventare Assaggiatore di Olio d’Oliva. Non basta la preparazione teorica. Bisogna avere sensi allenatissimi e usare un lessico rigoroso.
La seconda volta è stata alla conferenza stampa di presentazione di Olio Officina 2018. Con una leggera nota polemica Luigi Caricato, dominus dell’evento, ha deplorato il fatto che nel caso dell’olio si tende a parlare più di difetti che di pregi. Mentre non è così per il vino. La colpa di chi è?
Avvinato. Volete dirlo in inglese e scioccare i vostri amici e ospiti? Si traduce con “fusty, winey, rancid”. Però spiegate anche la causa: un olio che sa di aceto è il risultato della frangitura di olive mal conservate che, fermentando, hanno prodotto acido acetico e acetato di etile.
Mal conservate? Mai fare aspettare le olive. Non a caso i migliori produttori raccolgono e frangono subito.
Per saperne di più:
Cosa desiderate, a questo punto?
• Diventare Assaggiatore d’Olio d’Oliva – praticamente un giudice dell’olio?
• Padroneggiare il glossario dell’olio?
• Partecipare a Olio Officina 2018?
[Immagine: Torrebianca]
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