In ordine sparso, parole di lessico #foodcultural da degustare, una alla settimana, in questi tempi satolli. Daniela Ferrando, FamFriend :-), le cura per il nostro blog.
*** Omaggio replicativo ***
[o-màg-gio-re-plica-tì-vo] s.m. + agg. non è una parola rara, ma l’espressione di un concetto sottile, quasi tecnico-legale. Usata con criterio e come criterio, serve per colpire l’atto di copiare che diluisce bellezza e qualità. Anche in cucina.
Dove l’ho sentita:
All’88° di Gualtiero Marchesi, quando Antonio Capatti, presidente della Fondazione, ha spiegato che chi – cuoco, o chiunque altro – vorrà in futuro rendere omaggio al Maestro, dovrà farlo solo personalizzando e investendo sé stesso nella realizzazione. No all’omaggio replicativo.
Mi è piaciuto molto. Dire no all’omaggio replicativo – omaggio subdolo, perché è una copia rispettosamente mascherata – ha due immediate conseguenze:
1. Tutelare l’invenzione originale come opera dell’ingegno.
2. Incoraggiare un’evoluzione creativa a partire dalla strada tracciata. Che è poi la storia di ogni arte, tra vincoli e libertà.
Omaggio replicativo. Quanti “Riso-oro-zafferano” sono usciti ufficialmente dalle cucine con il placet di Marchesi, si è riusciti a saperlo conteggiando gli acquisti di foglia d’oro nel tempo e il totale è una meraviglia: 100.000 piatti venduti. Oggi ogni cliente che ordina questo risotto riceve una sorta di certificato di autenticità: colpo di marketing, colpo di genio?
Ora, quanti “omaggi” indebiti sono sfuggiti al censimento? Quante copie in buona fede e quante in cattiva fede? Compito di una fondazione è anche quello di mettere ordine, codificare. Ma soprattutto, custodire e sviluppare. Custodire la memoria, sviluppare l’eredità culturale. E quindi, gestire anche i cosiddetti “omaggi”.
Per saperne di più:
La Fondazione Gualtiero Marchesi, qui.
Un libro da avere, sui suoi piatti trattati come opere d’arte: Opere, editore Cinque Sensi
Un articolo che avevo scritto a seguito del mock trial (finto processo) inscenato pochi anni fa alla presenza di Gualtiero Marchesi – un’interessante operazione sul copyright culinario.
[Immagine: riso-oro-zafferano originale]
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