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Torta di verdure cò becchi fatta in casa: la ricetta

L’Italia è il paese del pane, della pizza, ma anche delle torte di verdure, spesso fatte, per recuperare gli avanzi. Le si trovano in panifici e gastronomie, ma si possono fare anche a casa. Ogni regione, ogni città ha la sua ricetta.

La torta di verdura cò becchi, le cui origini risalgono al Tardo Medioevo, nasce dall’esigenza delle famiglie meno facoltose di non sprecare gli avanzi della cucina. Veniva così creato un impasto mescolando il pane raffermo con le erbe selvatiche raccolte nei campi, i pinoli e quanto la natura avesse da offrire.

In seguito la ricetta fu arricchita e la torta di verdura divenne tipica del periodo pasquale entrando a far parte della tradizione gastronomica lucchese. Oggi viene comunemente prodotta tutta l’anno.

Il nome? Dai ‘becchi’ creati lungo i suoi bordi, ottenuti con il taglio e ripiegamento della pasta sul bordo stesso. Arricciata, la pasta debordante forma dei becchi che danno alla torta la forma di una stella. Le origini della torta sono di Lucca, ma è conosciuta in tante altre parti della Toscana. I becchi sono chiamati “pizzi” in Versilia e “bischeri” a Pisa, forse perché ricordano le chiavette che servono per accordare chitarre e violini, i piroli, noti come bischeri.

La torta conosce tre versioni: al cioccolato, alle erbe e all’amaretto. Ecco come preparare la torta di verdure cò becchi a casa.

Torta di verdure cò becchi ricetta

Ingredienti

Per la pasta frolla

250 g di zucchero

250 g di margarina

100 g di uova intere

500 g di farina

50 g di scorza di limone grattugiata

10 g di sale Vanillina

Per il ripieno

370 g di bietola o spinaci

250 g di pane raffermo

200 g di uva sultanina

200 g di canditi

150 g di pinoli nazionali

70 g di burro

300 g di zucchero

50 g di tuorlo d’uovo

650 g di latte

5 g di sale

10 g di spezie in polvere (cannella, chiodi di garofano, noce moscata, coriandolo, zenzero)

Rhum

Procedimento

Qualche ora prima di iniziare la lavorazione bagnare l’uva sultanina con il rhum. Versare il latte nella planetaria ed aggiungere la mollica del pane raffermo.

Lasciare in ammollo per 1/2 ora circa così da far assorbire parte del latte. Nel frattempo tritare la verdura e farla saltare in padella con il burro.

Aggiungere in planetaria i restanti ingredienti, tranne la verdura, e far girare con l’ausilio della foglia. Quando tutto sarà ben amalgamato aggiungere la verdura e continuare a mescolare.

Spianare la frolla dandole uno spessore di 3 millimetri circa e con essa foderare degli stampi con un diametro di circa 24 centimetri per tutta la loro altezza.

Riempire ogni stampo con 750 grammi di composto. A questo punto con la frolla avanzata sul bordo, fare dei piccoli taglietti trasversali e ripiegare la pasta su se stessa andando così a formare i becchi. Cuocere a 175°C. per 40 minuti.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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