in

Riscopriamo la bietola, idee per la cucina

Bieta o bietola, ciascuno di noi la chiama un pò come vuole. L’ortaggio mediterraneo sembrava essere scomparso dalle nostre tavole, eppure sta tornando! Ok, ma come cucinarla?

Conoscoi la bieta o bietola? La riconosci grazie alle sue esili foglie verdi sorrette da una più robusta costa bianca. Sembrava da tempo scomparsa dalle nostre tavole. Eppure sta tornando, ma perché mangiarla? Noi vi diciamo quali sono i motivi per cui inserirla nella nostra dieta.

Riscopriamo la bietola: il suo identikit

Cugina di spinaci e barbabietole, è ricca di acqua, fibre, proteine, potassio, ferro, fosforo e calcio. È molto popolare nella cucina mediterranea. Spesso è servita in piatti di verdure cotte unita a zucchine, peperoni, pomodori, melanzane. Se in Italia con le bietole si fanno soprattutto zuppe e frittate, in Francia si fanno gnocchi con la bietola conditi con salsa di pomodoro e parmigiano.

I pregi delle bietole?

  • Eliminazione delle tossine presenti nell’organismo
  • Stimolo della funzione epatica ed intestinale
  • Depurante naturale
  • Integratore di sali minerali
  • Ricostituente naturale
  • Digestivo.

Come preparare la bieta o bietola

Della bieta si mangiano sia le foglie che le coste, che devono essere però cotte separatamente perché i tempi di cottura variano: occorrono 5 minuti per le foglie e 15-20 minuti per le coste. 

Si possono mangiare crude sia le foglie che la costa, ma conservano un sapore terroso che può non piacere.

Per prepararla, bisogna rimuovere dai gambi i filamenti e poi sbollentarla in acqua bollente. Le foglie possono sostituire gli spinaci e si possono utilizzare per fare ottime torte salate.

La storia della bieta o bietola

La bietola è conosciuta fin dalla preistoria. I Greci e i Romani la utilizzavano per preparare diversi piatti. Nel Medioevo era utilizzata soprattutto per preparare diverse zuppe. Il terminebieta o bietola da costa (beta vulgaris) è originario della lingua celtica e vuol dire “rosso”; probabilmente per il colore rosso della costolatura e della radice. 

Quando mangiare la bieta o bietola? Fino a novembre

La bieta o bietola, coltivata in Italia soprattutto in Puglia, Lazio, Toscana e Veneto, si può gustare fino a novembre. Quando l’acquisti, sceglila con la costa bianca e soda e le foglie intere, non strappate. La si può conservare per tre giorni in frigo nel contenitore delle verdure.

Si può coltivare in giardino?

Certo, si adatta bene alle variazioni climatiche perché non necessita di molta acqua. La bietola è una pianta erbacea biennale da coltivare anche negli orti da terrazzo. La semina della bieta può avvenire a spaglio, direttamente sul terreno. Dopo circa unasettimana la vedrai germogliare.

Vi abbiamo dato validi motivi per dire riscopriamo la bietola?

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

Storia e ricetta dei pizzoccheri

Storia e ricetta dei pizzoccheri, la pasta tipica della Valtellina

storia del whisky bourbon: l'importanza della comunità nera

Che cosa non c’è nel racconto della storia del whisky bourbon?