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Ricette regionali: tortellini nodo d’amore al burro fuso e salvia

E perché meno ammiri la parola,
guarda il calor del sole che si fa vino,
giunto a l’omor che de la vite cola.
Dante Alighieri, La Commedia – Purgatorio (Canto XXV)

Alla Borsa di Valeggio sul MincioAlbina Stanghellini e la figlia Nadia Pasquali ogni giorno tirano la sottilissima sfoglia dei “nodi d’amore”, i famosi e buoni Tortellini di Valeggio ripieni di brasato.

La leggenda narra di un valoroso cavaliere che si innamorò di una ninfa del Mincio e, per seguirla, si tuffò nelle acque del fiume scomparendo con l’amata. Sulla riva, un fazzoletto di seta annodato è tutto quello che rimase del loro incontro.

Da allora, le donne di Valeggio ricordano questo amore confezionando i tortellini intrecciando delicatamente la pasta attorno al ripieno e portandoli in tavola come quotidiano gesto di affetto.
Eccovi la ricetta della famiglia Pasquali, che li serve in un piatto di porcellana bianca Richard Ginori personalizzato in abbinamento a Il Farnito Cabernet Sauvignon, uno dei grandi Rossi Carpineto.

Ricette regionali: tortellini nodo d’amore al burro fuso e salvia

Ricetta di Nadia Pasquali Ristorante Alla Borsa di Valeggio sul Mincio

Ingredienti

  • 1 sfoglia di pasta
  • 150 g di stracotto di manzo
  • 50 g di maiale
  • 50 g di polpa di vitello
  • 25 g di fegatini di pollo
  • 1 uovo
  • burro
  • salvia
  • noce moscata
  • sale

Procedimento

Tritate finemente la carne e i fegatini e cuoceteli a fuoco lento nel burro. A cottura ultimata aggiungete l’uovo sbattuto, il grana e un pizzico di noce moscata. Stendete la sfoglia sottilissima e tagliatela a quadretti di 3 centimetri di lato.

Al centro di ognuno ponete un cucchiaino di ripieno quindi richiudeteli, dando loro la caratteristica forma del tortellino. Lasciateli asciugare un pò e poi cuoceteli nel brodo bollente per un paio di minuti. Serviteli caldissimi, conditi con burro fuso dorato insieme a foglie di salvia.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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