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Ricette invernali: praline per la Befana!

12712926 - red heart in a box of chocolates

Arriva la Befana, amante dei dolci, soprattutto del cioccolato. E allora Famelici vi regala la ricetta per fare delle ottime praline.

Praline

Ingredienti

Crema ganache all’arancio

130 g Panna fresca

30 g Isomalto in polvere

15 g Destrosio

210 g Cioccolato 56% di massa di cacao sciolto a 45°C

35 g Massa di cacao sciolta a 45°C

15 g Glucosio 42 DE

5 g Cointreau

Crema ganache alla vaniglia Thaiti

125 g Panna fresca

1 Bacca vaniglia Thaiti

225 g Cioccolato bianco sciolto a 45°C

50 g Burro di cacao sciolto a 45°C

25 g Burro liquido

Procedimento

Crema ganache all’arancio

Bollire la panna. Setacciare l’isomalto con il destrosio, versare sulla panna e mescolate. Versare nel mixer con il resto degli ingredienti ed emulsionare. Fare raffreddare a 30 °C.

Crema ganache alla vaniglia Thaiti

Bollire la panna a cui avrete aggiunto la polpa di vaniglia. Filtrare e lasciare riposare per circa 20 minuti coperta da pellicola cellophane. Versare nel mixer con il cioccolato bianco e il burro di cacao ed emulsionare. Aggiungere il burro liquido ed emulsionare. Fare raffreddare a 30°C.

Finitura praline

Versare la ganache in semisfere di cioccolato o in forme di cioccolato ricavate con stampini. Chiudere con cioccolato temperato. Spruzzare la superficie con una miscela di burro e cacao. Se vogliamo colorare la pralina, aggiungere il colorante alimentare.

 

 

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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