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Nato prima il panettone o il pandoro?

Negli ultimi anni la fama del pandoro è stata oscurata dal panettone, ma chi è nato prima? Il pandoro o il panettone?

Nessun dubbio: il panettone. Il pane d’oro, poi chiamato pandoro, è nato nel 1884 a Verona. Il primo a proporlo sulle nostre tavole fu Domenico Melegatti, che depositò il brevetto al Ministero dell’Agricoltura e del Commercio del Regno d’Italia presentandolo come dolce natalizio. Lo chiamò pan d’oro in ricordo della tradizione veneziana di impreziosire i pani con le foglie dorate.

Probabilmente si rifece al Nadalin, un tipico dolce veneto casalingo a forma di stella. O forse ad un’antica tradizione veronese. A Verona, molte donne, la sera della vigilia di Natale, si riunivano per impastare il Levà, un dolce lievitato ricoperto di granella di zucchero e mandorle. Melegatti eliminò la copertura per evitare difficoltà di lievitazione e aggiunse uova e burro per rendere morbido l’impasto. Se la ricetta del dolce fu merito suo, per la forma dobbiamo risalire al pittore Angelo Dall’Oca Bianca, che disegnò lo stampo a piramide tronca e a otto punte.

Come per molti dolci della tradizione italiana, non manca un’altra versione relativa alla sua origine: sarebbe il frutto della rielaborazione della ricetta del pane di Vienna, simile alla brioche. Di sicuro ebbe subito successo, tanto che nacque la sfida delle mille lire, lanciata dallo stesso Domenico Melegatti. Chiunque avesse scritto la ricetta in modo corretto, avrebbe vinto una somma che all’epoca era un vero tesoretto. Per la cronaca, nessuno la vinse!

Il panettone all’estero è sinonimo di Made in Italy

Il panettone è assai amato, basta vedere il successo su IG del suo hastag. Il successo del lievito madre lo ha reso ancora più ricercato, non solo in Italia, ma anche all’estero, soprattutto in Giappone. E non solo a Natale. Se l’Italia è restia a destagionalizzare il panettone, nel resto del mondo è comprato e consumato tutto l’anno. Conosciuto come tipycal cake, non è legato alle festività natalizie ed è utilizzato da molti grandi chef per preparazioni dolci e salate. Il Made in Italy alimentare è così all’insegna delle 3 P: pizza, pasta e panettone.

Chi vince tra panettone e pandoro in Italia?

Non c’è partita: il panettone, anche, se tra i giovani, sono in aumento coloro che preferiscono il pandoro. Quest’ultimo poi è ricercato da chi non ama uvetta o canditi. La sua lavorazione è più complessa di quella del panettone. I giorni di lavorazione sono tre, con un giorno intero dedicato solo ai rinfreschi del lievito madre e alla sua maturazione. La fase più complessa è quella della cottura in quanto deve risultare soffice ma senza troppe alveolature. Nei prossimi anni il pandoro avrà la forza di scalfire il potere del panettone?

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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