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Maverick, cocktail da fare a casa sognando Tom Cruise

In tempi di bar chiusi per l’emergenza Coronavirus, Marco Riccetti, head bartender dell’Inside Restaurant & Cocktail Bar di Torino, ci spiega come fare a casa un cocktail semplice e da gustare guardando Top Gun in attesa, si spera a giugno, di vedere nelle sale il sequel del film che ha reso celebre Tom Criuse.

I cocktail, come il cinema, aiuta a superare le difficoltà. Infatti sono nati sulle navi per contrastare febbri, malaria e altre malattie.

Maverick, cocktail da fare a casa sognando Tom Cruise

Il cocktail nasce dall’idea di realizzare il drink che il Tenente Pete ‘Maverick’ Mitchell -interpretato da Tom Cruise-  beve durante i momenti-clou di Top Gun.

Il militare è solito bere un bicchiere di acqua naturale con ghiaccio. Da qui l’idea di realizzare un drink che visivamente assomigliasse al bicchiere d’acqua.

Un drink per ‘giocare’ con aromatizzati e bitter a cui aggiungere sapori e profumi, pur mantenendo il drink molto  leggero, piacevole e con un tasso alcolico non eccessivo, seguendo come indicazione la freschezza dell’acqua e del balsamico di Aviation Gin, distribuito in Italia da Rinaldi 1957.

L’Aviation Gin appartiene a una nuova categoria di Dry Gin: viene dato minor risalto al ginepro in favore di un più bilanciato mix di erbe botaniche (ginepro, cardamomo, lavanda, sarsaparilla indiana, buccia d’arancia dolce, semi di coriandolo e anice, messe in sacchi di nylon in infusione per 18 ore in alcol da grano).

Un modo per ricordare  il volo nei cieli dei caccia F-14 Tomcat!

La ricetta: Maverick

Barman: Marco Riccetti, head bartender dell’Inside Restaurant & Cocktail Bar di Torino

Ingredienti
4,5 cl Aviation Gin
2 cucchiaini zucchero liquido aromatizzato
7 cl circa acqua naturale a colmare
1 dash bitter alla prugna

Bicchiere: highball

Preparazione
Con la tecnica del Build on ice, versare tutti gli ingredienti direttamente nel bicchiere highball colmo di ghiaccio e mescolare.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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