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Le 4 migliori bollicine da acquistare per le feste

L’autunno è arrivato e con lui la voglia di scegliere le migliori bollicine per festeggiare le imminenti festività. Quali sono le migliori bottiglie da comprare? Ecco i nostri consigli famelici.

Nelle strade si respira già aria di feste natalizie anticipate e, così, fa capolino il desiderio di festeggiare. Come ogni anno Famelici, vi suggerisce con quali vini celebrare le feste che si avvicinano. Utili consigli anche per una guida ai regali di Natale! Pronti a scoprire le 4 migliori bollicine da acquistare e stappare?

Le 4 migliori bollicine da acquistare per le feste

Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022, la più elegante espressione dello “stile Mosnel”

I vini di Mosnel raccontano una lunga storia fatta di memoria e di capacità di leggere le esigenze dei tempi. Il passato si fa presente con il Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022, uno spumante con 14 anni di affinamento, che nel calice regala intensità ed eleganza. “Riedizioni è un progetto in cui crediamo tantissimo – spiega Lucia Barzanò, alla guida di Mosnel con il fratello Giulio – il tempo è il migliore alleato dei nostri Franciacorta. Il lungo riposo sui lieviti dà al vino un carattere unico ottenuto grazie alla capacità di rispettare il tempo. Il segreto è sapere attendere”.

Il periodo di maturazione ha consentito un eccellente sviluppo del frutto sia in termini di acidità che di componenti aromatiche. Le condizioni metereologiche della vendemmia hanno poi consentito al vino di mantenere la freschezza, profumi intensi, fini, eleganti, con spiccate note floreali e fruttate.

Il vino presenta una grande complessità esaltata da un colore dorato. Al naso i profumi declinano dall’eleganza floreale di robinia e camomilla alle note agrumate di cedro candito e bergamotto, con un tocco di zenzero e pan di spezie. Il sorso è sapido ma vellutato al palato, con una freschezza, che persiste e chiude su avvolgenti note di frutta secca.

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Alberto Massucco Champagne, lo champagne Made in Italy

Elegante, raffinata, determinata. Così era Mirede, la moglie di Alberto Massucco, così è lo champagne che Alberto le ha dedicato. «Il Natale –ricorda Alberto Masssucco- è il momento dell’anno in cui le emozioni, i ricordi e i sentimenti si amplificano e assumono un valore più intenso. A Mirede, che mi ha accompagnato per tutta la vita e che mi ha incoraggiato in questa avventura, ho dedicato questa cuvée».

In cantina Erick De Sousa, uno dei più stimati vigneron della Côte des Blancs e grande amico di Alberto, ha saputo tradurre i suoi gusti, il suo pensiero e la sua anima negli champagne proposti dalla cantina.

La carta d’identità dello champagne made in Italy? 100% Chardonnay frutto di uve Grand Cru di Avize (30%) e Oger (10%) della vendemmia 2019, fermentate per circa un terzo in barrique, più quelle (30%) del primo vigneto di proprietà oltre ad un ulteriore 30% di vins de réserve del 2018. Dopo 30 mesi sui lieviti, viene dosato a 2 g/l. Al naso si percepisce la florealità, la scorza di arancia candita, un sentore tropicale e un tocco di miele. Alla bocca risulta fresco, con un divertente gioco tra mineralità e frutto. La lunga persistenza regala un’emozione indimenticabile.

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Lessini Durello Brut di Giannitessari, la bollicina italiana che brilla a Londra

Lessini Durello Brut di GianniTessari è stato scelto dal ristorante stellato londinese The Hind’s Head Bray, del gruppo The Fat Duck di Heston Blumenthal, chef tra i più celebrati in Inghilterra e in Europa, titolare di tre locali per un totale di sei stelle Michelin. “Siamo una delle cantine che per prime hanno creduto nelle potenzialità del Lessini Durello Metodo Classico – dichiara il vignaiolo Gianni Tessaried entrare nella carta vini di uno stellato del gruppo The Fat Duck è per noi motivo di grande orgoglio e stimolo a migliorarci senza sosta, nella consapevolezza che il Durello può misurarsi senza difficoltà con le migliori bollicine internazionali“.

Il Lessini Durello Brut di Giannitessari affina sui lieviti per almeno 3 anni nelle cave sotterranee della cantina. Al calice si presenta giallo brillante e con un perlage fine. Al naso emerge l’aroma complesso di fiori di campo e frutta a polpa bianca, con note di pane tostato. Avvolge il palato con la sua piacevole struttura, bilanciando elegantemente acidità e mineralità; il finale lungo e persistente invita al riassaggio. Perfetto per un aperitivo stuzzicante e raffinato, ideale insieme a piatti di pesce, crostacei e molluschi, in particolar modo con le ostriche.

 

Lessini Durello Brut Giannitessari

Allure Sartieri 1931, la magia del Rosé

La partecipazione, il 22 ottobre scorso, all’inaugurazione del Wine Bar Sartieri 1931, un luogo d’incontro per conoscere la qualità e la bellezza dell’ Oltrepò Pavese, ci ha permesso di scoprire l’eleganza di Allure, il Metodo Classico Rosé di Sartieri 1931. Si tratta di uno spumante che esprime al massimo tutte le potenzialità della terra dove viene prodotto, interpretate grazie alla spumantizzazione del Pinot nero. Lo spumante ha ottenuto un importante riconoscimento. È stato, infatti, inserito tra le 500 migliori bollicine nella Guida di Identità Golose Bollicine del Mondo

Piacevole ed elegante, Allure è uno spumante metodo classico prodotto, come abbiamo ricordato. in Oltrepò Pavese. Messo in commercio almeno 4 mesi dopo il dégorgement, è caratterizzato da una grande personalità e da una struttura inconfondibili. Al naso è floreale, fruttato con note di ciliegia e fragolina di bosco. Si chiude, poi, con una nota croccante che regala una bella complessità aromatica. La bocca prolunga il naso, offrendo dei sapori delicati e cremosi di frutti di bosco impreziositi da un’effervescenza di grande delicatezza e persistenza. Il pinot nero vinificato in purezza gli dona un’ importante struttura.

 

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Ecco le 4 migliori bollicine da acquistare per le feste. Cin cin!

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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