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Franciacorta Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022 di Mosnel: un viaggio nel tempo

Mosnel presenta a Milano il Franciacorta Pas Dosé Riserva 2007 Riedizione del 2022

Mosnel, l’azienda vitivinicola di Camignone, in provincia di Brescia, ha organizzato a Milano una degustazione speciale per presentare il Franciacorta Pas Dosé Riserva 2007 Riedizione del 2022.

Oggi le vigne di Mosnel, condotte in regime biologico, si estendono per 41 ettari, producendo Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero.

Ci sono una moltitudine di modi per fare il vino. Qualunque si scelga non può mancare un ingrediente invisibile, ma prezioso: la passione. Un sentimento che non manca ai fratelli Lucia e Giulio Barzanò, titolari dell’azienda Mosnel (in dialetto bresciano “pietraia”). Un’azienda con una lunga storia iniziata nel 1836, quando la famiglia Barboglio eredita una tenuta agricola in Franciacorta, a Carmignone, un piccolo comune, noto già dall’inizio del XVII secolo per la produzione di vini di qualità.

La storia più recente inizia però nel 1954, quando Emanuela Barboglio decise di trasformare la tenuta di campagna della famiglia in un’azienda vitivinicola moderna. Sono gli anni dei primi esperimenti con viti di Chardonnay e Pinot Bianco e soprattutto del duro cammino per fare nascere il Disciplinare di Produzione del Franciacorta, la cui approvazione indusse Emanuela Barboglio ad abbandonare il Metodo Charmat per abbracciare il Metodo Classico. Riconobbe con coraggio che il buon vino è prima di tutto espressione del territorio.

Perché abbiamo partecipato alla degustazione del Franciacorta Pas Dosé Mosnel

famelici Franciacorta Pas Dose Mosnel

Perché abbiamo scelto di partecipare alla degustazione del Franciacorta Pas Dosé Riserva 2007 Riedizione del 2022, organizzata a Milano presso il Ristorante Terrazza? Semplice, perché è un vino di grande eleganza, con lunghi affinamenti sui lieviti, che gli consentono di raggiungere grande finezza e complessità espressiva. Una degustazione davvero speciale, che ha previsto la partecipazione di altre tre bollicine, quasi introvabili sul mercato: Franciacorta Pas Dosé Riserva 2007 QdE 2014, 2006 QdE 2012 e 2004 QdE 2010. 

Franciacorta Riserva 2007 Pas Dosé Mosnel: un vino che sa sfidare il tempo

La Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022, con 14 anni di affinamentoeredita il profumo, il gusto, la struttura e la longevità, dallo chardonnay, aggiungendo l’eleganza, la complessità e la rotondità del Pinot Ner e Bianco. Come sottolinea Lucia Barzanò:Il tempo è il nostro più grande alleato, l’avvicendarsi degli anni giova ai nostri vini. Ed è proprio da questa convinzione che nasce il progetto Riedizioni, che prevede lunghissimi affinamenti sui lieviti per raggiungere l’obiettivo di produrre vini unici di grande complessità e sorprendente freschezza, capaci di interpretare al meglio il loro terroir. Abbiamo dimostrato che il Franciacorta sa sfidare il tempo“.

La lenta maturazione ha consentito alla Riserva di diventare un grande vino già alla sola vista. Come, infatti, rimanere indifferenti al suo elegante colore oro intenso? I profumi, poi, si declinano con stile esaltando l’eleganza floreale, le note agrumate di cedro candito e bergamotto e il sentore di zenzero e pan di spezie. Il sorso è sapido con una freschezza tesa e slanciata che regala una lunga persistenza che termina su note di frutta secca. Che dire? Un vino bello ed elegante capace di farti viaggiare nel tempo. Noi lo abbiamo degustato in un giorno di fine estate con crudo di gamberi rossi, salsa di cocco, lime e fichi; tonnarelli all’uovo con aglio, olio, peperoncino, fiori di zucca e pane tostato; calamari grigliati, caponata leggera di zucchine e salsa alla curcuma e dolce al pistacchio con mandorle tostate e fragole fresche. Una delizia!

 

La Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022 sarà disponibile nelle enoteche a circa 96 euro.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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