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Kaiserschmarren, ovvero la frittata dolce dell’Imperatore

Kaiserschmarren, ovvero la “Frittata dolce dell’Imperatore“,  un dolce austriaco dedicato a Francesco Giuseppe I. L’imperatore  era spesso costretto a mangiare lavorando, chiuso nel suo studio. Il cuoco era stressatissimo… non si sapeva mai quando sua maestà volesse mangiare! Leggenda vuole che una sera, mentre lo chef cucinava per l’esigente famiglia reale, Francesco Giuseppe desiderasse che gli fosse portata immediatamente una frittata. Ahimè il cuoco aveva solo due mani e una testa! Andò in confusione, bruciacchiò la frittata e…la ruppe in mille pezzi. L’imperatore, intanto, innervosito, rivendicava la sua cena. A quel punto il povero cuoco decise di spezzettare ulteriormente la frittata  e di guarnire il piatto con della marmellata posta sui bordi. E le bruciature? Coprirle con dello zucchero! Sarà vero? Famelici non lo sa, ma vi propone una ricetta.

Kaiserschmarren

Ingredienti
5 Uova
50 g Zucchero
250 g Farina
350 ml Latte
Pizzico di sale
Uva sultanina
30 g Burro
Zucchero a velo
Mirtilli rossi o fragoline di bosco

Procedimento

Mettere a bagno l’uva sultanina per ammorbidirla. Preparate l’impasto separando i tuorli dagli albumi. Sbattete i tuorli con metà dello zucchero in modo da ottenere un composto chiaro ed omogeneo. Amalgamate la farina setacciata con il latte e l’uva sultanina ben strizzata. Montate a parte le chiare a neve, aggiungete un pizzico di sale e lo zucchero rimanente. Non appena lo zucchero si sarà amalgamato, aggiungete man mano gli albumi alla pastella, mescolando il tutto. In una padella, fate scaldare 30 gr di burro e versate metà della pastella.
Fate dorare la parte inferiore a fuoco moderato e tagliatela in quattro parti, terminando cottura anche dall’altra parte. Tagliate infine la kaiserschmarren in più parti e spolverizzatela con dello zucchero a velo. Come guarnizione ideale: mirtilli rossi o fragoline di bosco.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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