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E se a San Valentino si parlasse d’amore veramente?

Stop a messaggi sdolcinati o veramente avvilenti. L’industria del cibo deve cominciare a non banalizzare l’amore e a rivelarne le mille sfaccettature dolci e talvolta amare.

San Valentino, la Festa degli Innamorati, è la festa che vede schierate in prima fila le maggiori aziende produttrici di cioccolato, caramelle e biscotti. Nessuno vuole perdere un’ottima occasione di marketing, scegliendo di giocare sulle emozioni e sui sentimenti. Immancabile il lancio di claim. Se siamo fortunati, le frasi scelte risultano banali, altrimenti davvero avvilenti. Ciò che si riesce a creare sono solo espressioni come “baciami“, “sei il mio più grande regalo“, “coccolami“. Ovviamente nell’era del digitale, non mancano concorsi, omaggi, sconti lanciati in modo ancor più penoso.

Ma San Valentino non potrebbe diventare un momento per riflettere sull’amore? O almeno un’occasione per scambiarsi messaggi con un valore culturale? Così abbiamo deciso di regalarvi 15 frasi d’amore ad alto tasso famelico!

L’amore ai tempi della Festa degli Innamorati: se a San Valentino si parlasse d’amore rifuggendo le banalità?

  1. Ho bisogno di poesia (Alda Merini)
  2. Amo in te l’impossibile (Nazim Hikmet)
  3. Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo (Catullo)
  4. Semini a caso gioia e disastri (Charles Baudelaire)
  5. Dio ha fatto qualche errore, ma quando creò te distesa a letto fece tutto il suo Sacro Universo (Charles Bukowski)
  6. L’amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto poichè l’amore basta all’amore (Gibran)
  7. Pochi amano davvero (Emily Dickinson)
  8. L’amore è una rosa, ogni petalo un’illusione, ogni spina una realtà (Charles Baudelaire)
  9. Se tardi a trovarmi, insisti (Walt Whitman)
  10. Finché avrò fiato nei polmoni, amerò. E anche dopo (Saffo)
  11. L’amore non è paradiso terrestre (Vladimir Majakóvskij)
  12. L’animo tuo sono venuto a rubare (Hermann Hesse)
  13. Perché per essere felici è necessario non saperlo? (Fernando Pessoa)
  14. Posso paragonarti a una giornata d’estate (William Shakespeare)
  15. Quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto (Nazim Hikmet)

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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