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Bocuse d’Or, Mondiali di Pasticceria: chi saranno i protagonisti?

A Torino l’11 e il 12 giugno si svolgerà la finale europea del Bocuse d’Or, la più prestigiosa competizione internazionale di alta cucina, abbinata al Campionato Mondiale di Pasticceria. Venti squadre nazionali, tra cui l’Italia rappresentata dal pugliese Martino Ruggieri, il braccio destro dello chef Yannick Alléno al Pavillon Ledoyen di Parigi, si contenderanno i dieci posti per le finali di Lione, in programma a fine gennaio 2019. Dietro le quinte lo chef Enrico Crippa, desideroso di creare una squadra capace d’imporsi con una cucina Made in Italy. 5 ore e 35 minuti per giocarsi la finale!

Nel capoluogo sabaudo si sta svolgendo anche Bocuse d’Or Europe Off 2018, il cui claim è un vero manifesto di ciò che vuole essere la manifestazione: “la cultura è servita”. Eventi, visite guidate, workshop e degustazioni.

Tra questi Famelici ha partecipato a la “Puglia in Piemonte”. Al di là dell’intento di sostenere lo chef Martino Ruggieri, di origine pugliese, la manifestazione ha voluto sottolineare come le due regioni italiane condividano l’alto tasso di eccellenze eno-gastronomiche. “Puglia in Piemonte” è stato un momento d’incontro tra giornalisti, chef, produttori  che hanno partecipato con  24 banchi di degustazione di prodotti pugliesi.

Bocuse d'Or: riuscirà la squadra italiana ad essere tra i team scelti per la sfida di Lione

Nella cucina della Scuola Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba “Terra”, al Castello di Roddi, quattro chef, due pugliesi trapiantati in Piemonte Pasquale Laera de Il Boscareto resort (La Rei) e Damiano Nigro del relais Villa D’Amelia (Ristorante Gourmet Damiano Nigro), e due Piemontesi, Michelangelo Mammoliti de La Madernassa (La Madernassa Ristorante) e Gabriele Boffa del Relais Sant’Uffizio (Locanda del Sant’Uffizio), sono stati i protagonisti di un pranzo che ha interpretato i sapori e i profumi della Puglia.

Gli chef hanno scelto dal paniere Puglia le materie prime da utilizzare con l’obiettivo di creare una contaminazione tra prodotti piemontesi e pugliesi. In abbinamento vini- Nero di Troia, Negroamaro, Primitivo di Manduria – e birra artigianale.

Il menu e gli abbinamenti

  •  Anguilla di Lesina, carote di Polignano, mandorle dell’azienda Terradiva, insalata al limone amaro e olio della pigna Terradiva. Chef: Gabriele Boffa. In abbinamento: Rosalbòre, Salice Salentino DOP 2017
  •  Fusillo del Pastificio Granoro cotto in acqua di cipolla di Margherita di Savoia, cozze pelose, pecorino e limone salato. Chef: Pasquale Laera. In abbinamento: Mata, Craft Beer, Belgian Blonde Ale 
  • Carrè d’agnello, cavolo verza, salsiccia, capocollo di Martina Franca del Salumificio Santoro, cacioricotta del caseificio Lanzillotti, presidio Slow Food, lampascione e pomme du fin di fave. Chef: Damiano NigroIn abbinamento: Es Primitivo di Manduria, 2016.
  • Thai Slam, mango nella sua essenza, coulant, banana, frutto della passione, olio di oliva dell’azienda agricola Caroli. Chef: Michelangelo Mammoliti. In abbinamento: Passito del Duca, nero di Troia Passito, IGP, Masseria Duca d’Ascoli 2017

Dove si è svolto l’allenamento della squadra italiana

All’Accademia Bocuse d’Or Italia, nata ad Alba nel 2017 allo scopo di preparare il team italiano all’importante sfida di Lione. Si trova nel Castello di Roddi, a pochi chilometri da Alba.

Chi rappresenterà l’Italia al Bocuse d’Or

Martino Ruggieri, head chef presso il tre stelle Pavillon Ledoyen di Yannick Alléno a Parigi, con un ricco curriculum. Da segnalare l’esperienza a La Pergola di Heinz Beck e a L’Atelier de Joel Robuchon a Parigi.

 

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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