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Zurigo: scesi dal treno vi accoglie un angelo!

Week end in Svizzera a Zurigo per scoprire l’arte del buon vivere. Musei, chiese, mostre, passeggiate per ammirare il lago, Zurigo è la città perfetta per chi ama storia e contemporaneità. Senza sottovalutare lo shopping!

Arrivati alla Stazione Centrale di Zurigo, costruita nel 1865 in stile neoclassico, vieni accolto da un angelo. Sì, avete letto bene da un angelo, che accoglie e protegge i viaggiatori! Si tratta dell'angelo custode di Niki de St. Phalle

Arrivati alla Stazione Centrale di Zurigo, costruita nel 1865 in stile neoclassico, vieni accolto da un angelo. Sì, avete letto bene da un angelo, che accoglie e protegge i viaggiatori! Si tratta dell’angelo custode di Niki de St. Phalle, un angelo al femminile che rappresenta la gioia di vivere. Ma non è l’unica forma d’arte presente in stazione. Ci sono anche le vetrate di Mario Mertz, il maestro dell’Arte Povera. Celebrano la natura e il matematico medievale italiano Leonardo Fibonacci. In particolare troviamo rappresentata una serie matematica, omaggio allo studioso italiano, che, con la sua sequenza di cifre, dimostrò che in natura esistono serie numeriche capaci di rappresentare i processi di crescita del mondo organico. Nel periodo natalizio la stazione ospita uno dei più bei Mercatini di Natale della Svizzera con oltre 150 stand. D’estate si svolgono nell’atrio tornei di beach volley e numerosi concerti. Si scopre subito che è una città in continuo cambiamento grazie alle contaminazioni tra diverse discipline artistiche e architettoniche.

Un albergo da dove iniziare il tour della città e dove…fare sogni d’oro

A Zurigo un ottimo albergo dove alloggiare è l'Hotel Ambassador. Consigliato l'aperitivo sulla terrazza: si gode di un bellissimo panorama

Accanto all’Opera, in prossimità del lago, un albergo veramente accogliente: l’Hotel Ambassador, costruito in stile neo-barocco. Un servizio da favola! In quanti alberghi potete segnalare quale profumo deve avere il vostro cuscino? Il ristorante offre un menu internazionale, ma anche alcuni piatti della cucina zurighese piacevolmente rivisitati. Curiosa l’adesione dell’albergo alla campagna “Adotta una mucca” che permette di servire latte e prodotti caseari, di cui si conosce la provenienza. Non perdete poi la possibilità di degustare una coppa di champagne sulla terrazza panoramica, da dove si gode una vista mozzafiato!

Schweizerisches Landesmuseum (Museo Nazionale Svizzero)

Museo Nazionale svizzero a Zurigo per scoprire la storia svizzera

Inaugurato nel 1898 – custodisce la maggiore raccolta di manufatti, arnesi e utensili riguardanti la storia della civiltà svizzera, dalle origini agli inizi dell’era moderna. Interessante è la parte preistorica, con le antichissime ruote ritrovate a Zurigo. Potete scoprire, inoltre, sale rivolte all’arte sacra e profana medievale dei secoli XV e XVI e sale dedicate all’artigianato del 1800 e 1900. Arazzi, dipinti e imponenti stufe di ceramica smaltata sono alcuni degli oggetti che aiutano a ricostituire l’interno delle case tipiche del XVII-XIX secolo. Il museo si trova vicino alla stazione ferroviaria ed è aperto tutto l’anno, anche nei giorni festivi, da martedì a domenica dalle 10:00 alle 17:00 e giovedì fino alle 19:00. I biglietti d’ingresso al Museo Nazionale Svizzero di Zurigo costano circa 6.60 € per un adulto; 5.30 € a prezzo ridotto. Bambini e ragazzi fino a 16 anni entrano gratuitamente.

Sternwarte Urania (Osservatorio astronomico Urania)

L’osservatorio si trova in Uraniastrasse, nel cuore della città, dove un telescopio di 20 tonnellate, che esplora lo spazio dal 1907, consente di guardare i corpi celesti ingranditi 600 volte.

Da non perdere soprattutto se la giornata è serena. Certo, per osservare le stelle da vicino, bisogna affrontare una torre alta 48 metri …ma non preoccupatevi c’è l’ascensore! L’osservatorio si trova in Uraniastrasse, nel cuore della città, dove un telescopio di 20 tonnellate, che esplora lo spazio dal 1907, consente di guardare i corpi celesti ingranditi 600 volte. Con un buon drink nel più alto bar della Zurigo, oltre le stelle e i pianeti, godetevi anche il panorama della città, del lago e delle montagne. In estate l’osservatorio è aperto da martedì a venerdì, dalle 21:00 alle 23:00; in inverno da martedì a venerdì, soltanto con il bel tempo. I biglietti d’ingresso costano circa 10 € per gli adulti, 6.50 € per i ragazzi fino a 16 anni, mentre per i bambini al di sotto di sei anni l’ingresso è gratuito. In inverno le visite iniziano un’ora prima e la cassa chiude alle 19:45.

Lindenhof: appuntamento con lo skyline

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E per godere di una vista altrettanto bella raggiungete il Lindenhof.  Da qui potete ammirare i tetti di Zurigo, la cupola del Politecnico e la guglia verde del Fraumünster. Dopo essere stato accampamento celtico l’imperatore romano Valentiniano I aveva fatto costruire un castello   per difendere la stazione doganale contro le incursioni dei popoli germanici. In questi luoghi, nel pieno centro dell’odierna Zurigo, Ludovico II il Germanico, nipote di Carlo Magno, fece erigere un monastero femminile, dove sua figlia Hildergard fu la prima badessa. Il monastero fu chiuso dopo la Riforma. Nel 1789 sul Lindenhof si tenne il giuramento della costituzione elvetica. Con l’indipendenza venne raso al suolo tutto e si giurò che mai nulla sarebbe più stato costruito sul piazzale. Oggi il luogo è frequentato dagli appassionati delle bocce o degli scacchi che possono giocarvi sulla scacchiera gigante. Spesso diventa luogo di incontri per discussioni di ogni genere. Le strade adiacenti ospitano delle suggestive case medievali con strutture di legno a vista, dove si trovano botteghe di artigianato.

Sankt Peterskirche (chiesa di San Pietro)

Sankt Peterskirche (chiesa di San Pietro)

La chiesa di San Pietro, la parrocchia più antica di Zurigo, è stata costruita lungo le riva del fiume Lindenhof nel IX secolo. Sotto al coro è possibile vedere i muri di fondazione del IX secolo. Particolari sono la fonte battesimale del 1598 e le sedie del coro con ricchi intagli e braccioli del XV secolo, provenienti da conventi cittadini conservatisi. Da vedere sono anche il pulpito, con la ricca decorazione con foglie d’acanto e proverbi biblici, il lampadario in cristallo su modello del 1710 e l’organo con i 53 registri. La torre accoglie cinque campane del 1880, la più grande delle quali pesa oltre 6.000 kg senza batacchio. Dal Medioevo al 1911 il campanile è servito per controllare che non ci fossero incendi. La chiesa deve la sua fama al suo orologio. Si tratta dell’orologio più grande d’Europa: ampio 8 metri e 70 centimetri con la lancetta delle ore lunga 4 metri.

Ponte Münsterbrücke

Ponte Münsterbrücke, il "ponte della verdura", dove ogni sabato si svolge un mercato ortofrutticolo

Sulla riva sinistra della Limmat si trova il Municipio. Il palazzo è stato pressoché conservato allo stato originario. Presenta elementi barocchi, ma nei suoi tratti fondamentali è fedele allo stile rinascimentale. Anche all’interno si mescolano diversi stili. Gli oggetti e i capolavori storici esposti raccontano della vita politica di Zurigo. Il Ponte Münsterbrücke offre un’ottima possibilità per ammirarlo. Il ponte è chiamato dai zurighesi “ponte della verdura”, perché ogni sabato i contadini vendono i loro prodotti. Una volta al mese si svolge il mercato del baratto, dove ogni cittadino può scambiare oggetti che altrimenti verrebbero gettati nella spazzatura. Qui si possono trovare vecchi libri, raccolte di fumetti, abiti vintage, mobili da restaurare.

Fraumunster (Cattedrale di Nostra Signora)

Fraumunster a Zurigo è conosciuta per le vetrate di Chagall

Tutti conoscono questa abbazia gotica per le bellissime vetrate del coro create da Marc Chagall nei primi anni 70, o per le finestre di Augusto Giacometti. Fraumunster apparteneva al convento di suore benedettine, la cui badessa aveva enormi poteri a Zurigo. Dopo la riforma di Ulrico Zwingli, nel 1524, il monastero e le proprietà furono chiusi e rimessi al Consiglio cittadino. Non sono ammesse visite durante le cerimonie domenicali.

Grossmünster (Duomo)

Da visitare il Duomo di Zurigo

Secondo la leggenda il Duomo fu costruito sulle tombe dei santi patroni di Zurigo, Felix e Regula, per merito di Carlo Magno. L’imperatore arrivò fino a Zurigo, dando la caccia ad un grande cervo per tutta Europa. Il cervo cadde in ginocchio sul sito in cui si trovavano le tombe dei due santi e Carlo Magno, considerando questo gesto come un segno di Dio, ordinò la costruzione di una chiesa, inizialmente utilizzata come convento dei canonici. Nella prima metà del XVI secolo, la chiesa di Grossmünster divenne il centro da cui partì la Riforma protestante svizzero-tedesca, guidata da Ulrico Zwingli e Heinrich Bullinger. Notevoli le vetrate del coro di Augusto Giacometti del 1932, così come le porte bronzee di Otto Münch, ideate tra il 1935 e il 1950, che mostrano scene della Riforma, o l’organo di Metzler & Söhne del1960.

Ma chi sono i patroni di Zurigo Felix e Regula?

La città di Zurigo ha due patroni: i fratelli Felix e Regula. Zurigo: felix e regulaAppartenevano alla Legione Tebana, un’unità militare romana originaria della Tebe d’Egitto. Si trovava di stanza nel Vallese sotto il comando di Maurizio nel 300 D.C. Quando ricevette l’ordine di partecipare alle persecuzioni contro i cristiani, si rifiutò. 6000 soldati conobbero il martirio. Felix e Regula in un primo momento sfuggirono al martirio, ma furono catturati a Turicum, la Zurigo romana. Qui furono decapitati. La leggenda narra che i martiri raccolsero le loro teste, incamminandosi per la collina fino al luogo dove volevano essere seppelliti. Qui più tardi fu eretta la cattedrale. Le loro reliquie si trovano oggi nella chiesa di Andermatt.

…e se vi viene sete, un appuntamento con la cultura e con un drink!

Una birra o un cocktail nella culla del dadaismo, in quel Cabaret Voltaire dove nel febbraio del 1916 venne fondato il movimento Dada

Perchè non sorseggiare una birra o un cocktail nella culla del dadaismo, in quel Cabaret Voltaire dove nel febbraio del 1916 venne fondato il movimento Dada? Numerose le testimonianze del dadaismo: poster, ritagli di giornale, fotografie. Il locale  ospitava il cabaret e anche oggi nella sala sul retro del bar si svolgono diverse performances. Qui ancora si riunisce la Gilda degli artisti e chiunque faccia una performance entra a farne parte! Se vi sentite anche solo un po’ artisti, questo è il vostro posto.

…e se invece vi viene un’irrefrenabile fame: prendiamo un dolce?

Ottime le pasticcerie a Zurigo: ecco una Saint-Honoré in formato mignon

Non perdetevi Konditorei Schober, una pasticceria, o meglio un salotto Belle Époque, con pareti affrescate, angoli “privati” arricchiti da stucchi e specchi che ne fanno una piccola e dolce bomboniera. Dai biscotti alle torte, dalla caffetteria alla cioccolata con panna, dai mignon fino alla  pralineria, la proposta non deluderà i golosi.  Schober si trova in Napfgasse 4. Un luogo dove rifugiarsi, dopo una lunga passeggiata o per ripararsi dal freddo…le scuse sono tante, a voi la migliore!

…e se vi piace il muesli…il vostro indirizzo del cuore!

A Zurigo un negozio tutto dedicato al muesli

Il muesli è l’ingrediente tipico della colazione svizzera, in particolare di quella zurighese. Fu inventato nei primi anni del’900 da un medico, Maximillian Bircher-Benner, come piatto per migliorare la salute dei suoi pazienti. Mymuesli” è un negozio dove un muesli già preparato o combinare i tuoi gusti preferiti nel vostro muesli! Dove? Münstergasse 22.

Un’ avvertenza

Ricordatevi che di domenica tutti i negozi sono chiusi con l’eccezione di quelli della Bahnhofstrasse.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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