in

Quegli ori che si vedono solo al MArTA di Taranto

Quegli ori che si vedono solo al MArTA di Taranto non li conosce solo il Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio che, intervistato da Bianca Berlinguer a #Cartabianca riguardo all’Ilva: “Avremmo fatto una nuova gara, spento e riconvertito le aree inquinanti ed investito soldi in un’università e nel turismo. Taranto che può vantare i maggiori reperti archeologici di tutta la Magna Grecia, non ha musei degni di quell’area”. In realtà la “Sala degli Ori”, come è stata chiamata la sezione orafa del MArTA, il Museo archeologico nazionale, ha attirato l’attenzione del mondo e di numerosi turisti.

Il museo, inaugurato nel 1887 ed ospitato nell’ex convento di San Pasquale di Baylon, custodisce una delle più importanti raccolte di manufatti della Magna Grecia, tra cui i magnifici “Ori di Taranto” e la “tomba dell’Atleta”.

Quale donna non vorrebbe indossare il preziosissimo diadema o gli orecchini a testa di leone o l’orecchino a navicella? Qui si trovano 80 gioielli che facevano parte di antichi corredi funerari. Tutti di foggia paradossalmente modernissima.

Quegli ori che si vedono solo al MArTA di Taranto hanno viaggiato attraverso la storia per arrivare a noi

Se per un attimo ti distrai dal presente, puoi trovarti catapultato in un’epoca lontanissima: la Magna Grecia. Inutile dirlo,  la sala più preziosa è quella degli “Ori di Taranto”. L’aulico tesoro, ora custodito al MArTA, è arrivato ai giorni nostri dopo aver superato diverse traversie. Una per tutte? Durante la Seconda Guerra Mondiale, per salvarli dai bombardamenti e dalle razzie, furono trasferiti da Taranto a Parma, nei sotterranei blindati del Centro Contabile della Banca Commerciale Italiana, oggi Intesa Sanpaolo.

Famelici vi consiglia di visitare il Museo MArTA e farvi avvincere dalla forza energica e ammaliatrice, ma nello stesso tempo poetica, di gioielli senza tempo.

Museo MArTA

Via Cavour, 10,

74123 Taranto – TA

www.museotaranto.beniculturali.it

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

focaccine alle olive: la ricetta

Ricette autunnali: focaccine alle olive

Fare rinascere i borghi si può. Chianni in Toscana, provincia di Pisa

Fare rinascere i borghi si può. Lo dimostrano Lajatico, Chianni e Peccioli