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Marlin: a Santa Teresa l’aperitivo “a tutto pasto”

 

A Santa Teresa il Marlin è il ristorante più trendy dove fare colazione, pranzare, fare merenda o l’aperitivo e cenare con la possibilità di provare l’esperienza del “cocktail a tutto pasto”. Famelicamente consigliato a chi ama la Gallura e il buon cibo, senza dimenticare i drink.

Il Marlin è il ristorante più suggestivo e seducente di Santa Teresa. É alla moda, è elegante, con un sottofondo musicale non assordante, e soprattutto ha una nuova proposta: i cocktail a tutto pasto. Un progetto fortemente voluto da Maurizio Usai, riaperto da maggio con un nuovo format, per venire incontro a chi ama le vacanze all’insegna del piacere e delle eccellenze gastronomiche.

Marlin: ti sorprende e ti seduce

marlin: santa teresa dove sorseggiare ottimi cocktail

La riapertura del Marlin non è passata inosservata. É qualcosa che cambierà la ristorazione di Santa Teresa. Sì un ristorante, un locale per divertirsi, ma anche un luogo di cultura. A Milano diremmo uno spazio polifunzionale! E poi l’apertura del MAS MarlinArteSpazio, un progetto all’avanguardia che indica una nuova strada, per un turismo capace di rimodulare l’offerta e di guardare al futuro, al di là del solito, oltre il consueto. 

MAS MarlinArteSpazio è un angolo innovativo dove diversi artisti, nel corso dell’estate, esibiranno le proprie capacità artistiche nella lavorazione della ceramica, del legno e di altri materiali, nella pittura e nella scultura, nel canto e nei suoni e in tanti altre forme artigiane ed artistiche per creare momenti di cultura e di tradizione, di intrattenimento e di curiosità per fare del Marlin un luogo esperienziale. 

La regina dell’aperitivo: Sara Fragomeni

sara, la barman del Marlin, prepara un cocktail

Un luogo di tendenza per mangiare bene e bere cocktail di quelli che “non li trovi facilmente“, in sintesi: Marlin. La Gallura, meta turistica tra le più rinomate, si sta imponendo sempre più come meta anche enogastronomica. Il cibo fa parte della sua identità e della sua cultura. E ora la giovane ma super professionista Sara Fragomeni ha portato qui la cultura della mixology, sorprendendo tutti con la proposta dei cocktail a tutto pasto. In collaborazione con lo chef Fabio Ciancolini i piatti della cucina del ristorante Marlin vedono un originale abbinamento studiato per solleticare i palati più esigenti. Lasciatevi tentare, spingetevi oltre, superate il dejà vu e osate! Quella proposta da Sara è un’esperienza davvero originale e noi, famelici dalla nascita, certe cose non ce le facciamo scappare! Venite con noi, sedetevi qui, in questo magico giardino a due passi dal mare, e degustatevi uno, due, ma anche tre cocktail di Sara, aspettando il tramonto che colora le Bocche di Bonifacio e il profilo della Corsica, in un quadro d’autore.

Lunga la lista dei cocktail esotici o con ispirazione locale per passare una serata estiva.
Ma ora diamo la parola all’effervescente Sara Barladi, una giovane donna che, a dispetto dei suoi splendidi 23 anni, sa il fatto suo!
Sara come sei diventata bartender?
Per sbaglio. Nasco come responsabile di sala di un ristorante di Ladispoli. Il mio carattere determinato, il mio desiderio di conoscere tutti gli aspetti della cucina e di dialogare con il cliente mi avevano spinto a cercare la risposta a una domanda ricorrente: Sara come possiamo concludere la serata in modo piacevole? Consapevole di non saper dare una risposta soddisfacente, ho deciso di fare un corso da barman e qui è nata la mia passione per i cocktail.
Cosa ti piace di più del lavoro di barman?
Il contatto con la clientela. Diventi un pò psicologa, li coccoli, li accompagni in un cammino di degustazioni, gli fai conoscere drink che non conoscevano. Mi capita spesso di proporre cocktail e il successo della proposta fidelizza il cliente che torna sicuro di provare un cocktail diverso, capace di incantare il suo palato. É un gioco, una sperimentazione continua.
Il cocktail con cui ti identifichi?
Il White Lady, un cocktail elegante, creato negli anni 20 forse in onore di Ella Fitzgerald. Il gin gli dà un tocco algido, il triple sec aggiunge non solo dolcezza, ma anche intriganti aromi di agrumi. Un cocktail avvolgente!
Ami il minimalismo nel bicchiere o l’abbondanza?
Amo la perfezione, la sperimentazione e sorprendere chi ho davanti senza troppa abbondanza.
Quanto è importante per te proporre cocktail con prodotti del territorio?
Fondamentale, ogni territorio ha il suo ingrediente unico ed identitario. Un ingrediente che racconta una storia, una cultura. Il fascino dei cocktail è poi la loro capacità di mixare culture diverse, storie che mixano sapori e profumi differenti. La mia proposta si avvicina al mondo della cucina.

Quale linea hai studiato per il Marlin?
Ho avviato un progetto che abbina i cocktail ai piatti del ristorante. Finalmente il cocktail può essere servito a tutto pasto! Amo la cucina fusion e così anche i miei cocktail lo sono!  Amo la cucina orientale, di cui apprezzo la costante ricerca dell’equilibrio. Le mie proposte sono frutto di una continua sperimentazione, l’unico strumento per allargare gli orizzonti. Ovviamente propongo anche i cocktail tradizionali.


Se ti dovessi descrivere con 5 parole?
Appassionata, coinvolgente, ospitale, curiosa e determinata.

Che grinta la ragazza! Ora non vi resta che mettere noi alla prova, per capire se Sara ha stregato solo noi, lasciandoci stupiti per la determinazione mista a quella sfrontatezza che alberga in chi ha la giovane età ed un progetto chiaro. Provatela, mettetela alla prova, non ordinate il vostro cocktail, chiedete piuttosto quale a suo parere è il vostro cocktail. Un gioco, una sfida. Gettate il guanto, Sara lo raccoglierà: che il duello abbia inizio!

Monica Viani e Roberto Rossi

 

 

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