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I Colli Berici, tra vino e ville del Palladio. Ecco i #Palladiowines

Il vino dei Colli Berici sta conquistando il palato degli italiani e i produttori di una zona del Veneto da scoprire – anche culturalmente – stanno rispondendo con la qualità e con i numeri al crescente interesse. Per il 2018 è previsto un aumento della produzione di circa il 15% rispetto al 2017. E dunque Famelici che cosa vi propone per un week end autunnale? I Colli Berici, tra vino e ville del Palladio.

A dare una spinta significativa ai vini dei Colli Berici sono stati due vitigni autoctoni il tai rosso e la garganega a bacca bianca, destinati sia a prodotti di pronta beva che a riserve. In particolare il tai rosso sembra rivelare le migliori sorprese. Colore rosso rubino e bouquet ampio con note di ciliegia, lampone, viola e spezie, è un vino delicato ed elegante, da servire con la Soppressa vicentina e il baccalà alla vicentina.

Ai due vini principali si affiancano per i rossi: il Cabernet, il Cabernet Franc, il Cabernet Sauvignon, il Carmenere, il Merlot, il Pinot Nero; per i bianchi: lo Chardonnay, il Manzoni Bianco, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio, il Sauvignon, lo Spumante e il Tai.

“I Colli Berici -ci racconta Giovanni Ponchia, direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza – sono un gioiellino tutto da scoprire. E non è difficile. Siamo in una posizione strategica: vicini a Verona, facilmente raggiungibili grazie all’autostrada A1 che collega Verona a Vicenza. Perchè venire? Perché qui ci si immerge in un luogo fatto di biodiversità e di boschi che si spingono fino ai vigneti. I Colli Berici sono la patria della cultura dell’olio e del vino, ma anche delle ville palladiane. Qui è forte la realtà consortile, l’imprenditoria famigliare, la voglia di sperimentare, di fare vini di qualità. Il territorio scarsamente antropizzato, la ricchezza dei boschi, che ricoprono il 50% della superficie della DOC, rendono facili le sperimentazioni verso la coltivazione bio, sempre più richiesta dal mercato”.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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