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Casnigo: tappa d’arte al cospetto del Giudizio Universale

Raffaella Borea ci racconta L’”opera che non ti aspetti” di Baschenis Il Vecchio, custodita nel Santuario della SS. Trinità di Casnigo, a poca distanza da Bergamo. Recentemente restaurato, l’edificio sacro conserva altre realizzazioni di pregio, come il polittico dei Marinoni ed un gruppo statuario di Magi in terracotta policroma. Per un fuoriporta tra arte e natura con sosta gastronomica compresa

Casnigo, una tappa tra cibo e cultura per una giornata fuori porta ad alto tasso di suggestione. Seguiamo la visita suggerita da Raffaella Borea.

Cibo per l’anima. Ci sono luoghi che saziano il naturale bisogno di bello dell’uomo, grazie alle opere di raro valore che custodiscono e alle storie che sanno raccontare. Su una collina, ai piedi del Monte Farno, a 30 chilometri scarsi da Bergamo, si trova la SS. Trinità di Ronco Casnigo, santuario circondato da prati e protetto da processioni di tigli ed ippocastani. Lo chiamano la “Sistina della bergamasca” e non stupisce che questo appellativo, meritato, sia andato ben oltre i confini delle Orobie: il Giudizio Universale che troneggia nella sua aula cinquecentesca, con il fasto della sua magnificenza, la perfezione del tratto e la sua sorprendente conservazione, sembra strizzare infatti l’occhio alla celebre opera di Michelangelo.

Un sorprendente confronto con Michelangelo

casnigo

Un confronto (apparentemente) impari, perché l’affresco attribuito a Cristoforo Baschenis Il Vecchio riesce a sorprendere, a partire dalle sue imponenti dimensioni, che lo vedono animare tutto il muro dell’aula cinquecentesca al di sopra del grande arco d’accesso all’abside. Ma a catturare l’attenzione non è solo l’ ampiezza, ma le centinaia di figure che vi si rincorrono, tracciando percorsi dell’anima tra paradiso ed inferno, simboleggiato da un gigantesco serpente che inghiotte i dannati, primi tra tutti papi, vescovi e lo stesso arciprete di Casnigo.

Gli spiriti buoni, invece, dopo essere stati sottoposti al vaglio dell’arcangelo Michele, chiamato a pesare simbolicamente le anime mentre un beffardo demonio appoggia il gomito sul piatto della bilancia, si incamminano verso il Paradiso, rappresentato nella parte superiore dell’affresco. Qui, ad attenderle, sono la SS. Trinità, la Madonna e schiere di santi e angeli, gli stessi raffigurati nel polittico di Giovanni e Antonio Marinoni, presente sull’altare maggiore. L’opera, abbracciata da una cornice intagliata e dorata, con i suoi sei campi e due ordini, è probabilmente una delle più pregevoli del Santuario, in cui trovano spazio anche altre realizzazioni, alcune delle quali attribuibili alla bottega degli stessi Marinoni, padre e figlio.

La magia dei Re Magi

casnigo i re magi

Capita così che lo sguardo non solo si perda osservando gli affreschi dell’aula quattrocentesca dedicati alla Madonna col Bambino, ai santi più venerati a Casnigo e alla SS. Trinità – raffigurata sempre con il Padre che avvolge la croce con il Figlio, sormontata dalla colomba dello Spirito Santo – ma si soffermi anche sul gruppo statuario dei Magi. Realizzati in terracotta policroma, protetti da una grata, Melchiorre, Baldassarre e Gaspare fanno capolino da un locale esterno all’aula quattrocentesca, contraddistinta dal pavimento originale in cotto e da un  blocco di pietra locale con un antico elemosiniere metallico a doppia serratura.

Il viaggio nella bellezza va anche oltre e raggiunge l’organo di fattura antica e i due altari – dell’Annunciazione e di San Marco – posti ai lati del presbiterio, preceduto da tre gradini intagliati nel marmo nero di Orezzo-Gazzaniga che incornicia anche il reliquario appartenuto a papa Gregorio XIII e posto sotto all’altare. Ai lati, come a volerlo proteggere, si rincorrono gli stalli del coro in noce di fine ‘600.

Sin qui l’interno…

casnigo

Ma il Santuario della SS. Trinità anche all’esterno riserva sorprese, come il portichetto posto davanti all’ingresso in cui sono conservati affreschi e decorazioni pittoriche, tra cui alcune grottesche ed un’acquasantiera, ed il campanile dalla cupola a cipolla eretto durante l’ultimo ingrandimento del luogo di fede alla fine del Cinquecento. Perché questo eremo di pace, preghiera ed arte che domina dall’alto Casnigo si ritiene essere stato costruito in 3 diverse fasi, che hanno dato vita ad altrettanti corpi distinti: il più antico, antecedente al 1491,era originariamente corrispondente ad una cappella con altare in muratura, il secondo è rappresentato da un’aula quattrocentesca mentre l’ultimo è lo scrigno cinquecentesco dove troneggia quel Giudizio Universale bergamasco che, da solo, merita una visita.

Gli orari e giorni di acceso sono limitati – l’apertura è esclusivamente la domenica dalle 10 alle 18 – ma l’attesa merita, soprattutto a seguito del restauro conclusosi a Maggio 2021 grazie al contributo di un anonimo benefattore che ha messo a disposizione 200 mila euro. L’intervento principale ha riguardato il tetto, per una messa in sicurezza non più rinviabile, ma si è esteso anche alle statue dei Magi, ripulite, alla sistemazione

Come raggiungere il Santuario della SS. Trinità

Il Santuario della SS. Trinità si trova a Casnigo, paese della Val Seriana (Bergamo) a poca distanza da Gazzaniga. Per visitarlo basta seguire la statale della Val Seriana sino a Colzate e da qui le indicazioni per Casnigo. Raggiunto il paese una serie di chiari cartelli segneranno il percorso per il Santuario, che si trova a circa 2 km dalla piazza principale di Casnigo. Vi si arriva attraverso una strada asfaltata ma stretta e nelle sue immediate vicinanze si trova anche un parcheggio libero.

Una sosta gastronomica famelicamente consigliata

casnigo tappa enogastronomica all'agriturismo ai fontani

Tappa all’agriturismo “Ai Fontanì” che, immerso nel verde e nella natura delle Cinque Terre della Val Gandino, deve il nome alle fontanelle sparse qua e là nel prato che lo circonda. Ad accogliere è la casa principale e, a poca distanza, la fattoria dove si possono visitare capre, pecore, agnelli, maiali, vitelli e conigli. La cucina è tenacemente bergamasca, nella sua accezione più tradizionale. Da assaggiare i formaggi di capra e pecora di produzione artigianale.

Dove: via Trieste 118, Casnigo

Contatti per prenotazione: 3339344228—3490503575

Giorni chiusura: lunedi-martedi—mercoledi

Costo medio cena: 27/30 euro

Numero di coperti: 40

Raffaella Borea

selva di val gardena post di raffaella borea

Consulente per lo sviluppo di strategie comunicazione e giornalista ho fatto del viaggio un’ispirazione e della valigia una compagna di lavoro.  Food&Hospitality le mie specializzazioni e passioni, “andare e conoscere” il mio pallino. La vera ricchezza sono gli incontri e il massimo piacere la condivisione. Credo nel valore delle parole e professo la pazienza come traccia del mio sentiero, che annaffio con perseveranza e qualche guizzo di istintività. Il cibo? É un “oltre”.

Credit Photo: @GMG

 

 

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