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5 motivi per visitare Biella in nome di cibo e cultura

5 ragioni per pianificare un viaggio alla scoperta dell’arte contemporanea e del buon cibo

Iniziative, percorsi da fare in nome di cibo e cultura, passeggiate nella natura e politiche turistiche rinnovate rendono Biella una cittadina piemontese da visitare

Benvenuti in Piemonte.Se stai pianificando un week end, scegli Biella, una cittadina dove la cultura convive con tante proposte enogastronomiche della tradizione piemontese. Noi ti suggeriamo 5 motivi per visitare Biella.

Perchè andarci nel 2024? In attesa del Giro d’Italia, Biella, una cittadina piemontese ancora poco conosciuta, si prepara ad accogliere i tifosi del ciclismo e i viaggiatori italiani e stranieri alla ricerca di tesori nascosti e di piccoli borghi circondati dalla natura.

Perchè scegliere di visitare Biella, una delle capitali dell’arte contemporanea

Lo sa bene il grande artista Michelangelo Pistoletto, che qui ha scelto di dare vita alla Cittadellarte. Nel 1991 il Maestro dell’Arte Povera e concettuale si recò nella città piemontese, dove era nato, per l’inaugurazione di una mostra dedicata alle sue opere. Qui vide una fabbricato bianco, un opificio dismesso –  l’ex Lanificio Trombetta – e decise di comprarlo per dare uno spazio a Utopia, a.ciò che molti considerarano un “non luogo”

Noi ci siamo andati per raccontarvi una Biella che negli ultimi anni si è risvegliata dal torpore in cui era caduta dopo la crisi del tessile, da sempre una delle principali risorse economiche della cittadina.

Biella, una cittadina che non ti aspetti

In un mondo sempre pià globalizzato, dove è difficile trovare autenticità e originalità Biella ha scelto di ricordare il suo passato industriale senza cadere nella nostalgia, riuscendo a imporsi all’attenzione come la città dove si riflette sull’uomo e sulla società attuale.

Il motore culturale della cittadina piemontese è la Fondazione Pistoletto e, fino al primo aprile, una mostra davvero sorprendente che raccoglie le opere di artisti come Banksy, Jago e TvBoy capaci di offrire uno sguardo “controcorrente” su temi come vita, morte, ingiustizia sociale e guerre.

Ecco 5 motivi per visitare Biella, la città di Michelangelo Pistoletto

Pistoletto a biella
Pistoletto e il gioco dello specchio

Biella, divisa in Biella “alta” e Biella “bassa”, comunemente indicate come Biella Piazzo e Biella Piano, è una cittadina che racconta il passato aprendosi al futuro.

  1. Il primo motivo può sembrare banale, ma non lo è.Biella è facilmente raggiungibile da Milano in auto, ma anche in treno.
  2. È una destinazione che vi fa scoprire la Fondazione Pistoletto. Michelangelo Pistoletto è un uomo di cultura che ha sempre messo l’arte al servizio del cambiamento sociale, che in tutta la sua vita ha ricercato nuovi linguaggi, nuovi significati, nuovi segni. Attraverso le sue opere ha sempre ricercato  il punto f’incontro tra mondo della natura e mondo umano.
  3. Banksy, Jago,TvBoy e altre storie controcorrente, una mostra davvero emozionante (fino al 1° aprile 2024) presso le due sedi di Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero. L’esposizione intende raccontare storie “controcorrente” di artisti conosciuti a livello internazionale.Sono così esposte novanta opere di Banksy, Jago e TvBoy, Liu Bolin, David LaChapelle, Takashi Murakami, Mr Brainwash, Obey, fino ai noti italiani Angelo Accardi, LAIKA, Marco Lodola, MaPo, Laurina Paperina, PAU, Andrea Ravo Mattoni, Rizek e Giuseppe Veneziano.
  4. Si mangia e si beve bene.
  5. Biella è città creativa Unesco con il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.

La Cittàdellarte – Fondazione Pistoletto, una città nella città

Un luogo d’incontro di intellettuali che si trasforma in un’idea, un progetto visionario. Qui si studia, si sperimenta, ci si confronta per tradurre in realtà il simbolo del Terzo Paradiso

La nostra visita inizia nell’accogliente bar – ristorante della Cittàdell’arte, dove le persone si incontrano per scambiarsi opinioni, idee e consigli. Un caffè e un croissant e pronti via per scoprire il pensiero di Michelangelo Pistoletto.

Michele Pistoletto con la Fondazione Pistoletto ha saputo riunire in un unico spazio arte, educazione, ecologia, economia, politica, spiritualità, produzione, lavoro, comunicazione, architettura, cibo e moda. Il suo percorso artistico, il cui scopo è quello di aprire il mondo al cambiamento, è una fuga continua dal pericolo di trasformarsi in quel “marchio” che è l’emblema del sistema capitalista.

Che cosa si trova nella Cittadellarte

All’interno della Cittadellarte si trova la casa di Pistoletto, gli appartamenti degli studenti, un’esposizione permanente delle sue opere fondamentali, il Museo del passato e quello del presente, la prima Triennale di moda sostenibile in Italia, una scuola media parentale, l’Accademia Unidee, la delegazione FAI di Biella, numerose associazioni culturali e poi uno store, una biblioteca, una caffetteria e un ristorante.

La Venere degli stracci, una critica alla società capitalista

Pistoletto Cittadellarte

Venere degli stracci, realizzata nel 1967, precorre i tempi, imponendo una riflessione sulla sostenibilità.nel mondo della moda. L’opera rappresenta la dea romana dell’amore, simbolo della bellezza classica, costretta a sostenere una montagna di capi dismessi. Una rappresentazione che esprime una feroce critica alla società capitalista. La dea, che rappresenta il passato, fotografa il presente e invita a costruire un futuro capace di rigenerare ciò che viene prodotto.

Per Pistoletto la moda non può essere considerata solo una galassia complessa capace di influenzare il nostro modo di vestire e il nostro stile di vita. In realtà è la fotografia della nostra realtà sociale. Anch’essa è vittima del capitalismo, trasformandosi in mero consumismo. La moda dovrebbe essere, al contrario, il risultato del matrimonio tra estetica ed etica, ovvero un mezzo per calare l’arte nella vita di tutti i giorni.

Il Terzo Paradiso

Yerzo paradiso biella

Nel 2003 Pistoletto scrive il manifesto del Terzo Paradiso e ne disegna sulla sabbia il simbolo, costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito costituito da tre cerchi consecutivi che si intrecciano. I cerchi esterni rappresentano la natura e le cose artificiali, mentre il cerchio centrale rappresenta la loro connessione e armonia.

Se nel primo paradiso l’uomo era in sintonia con la narura, nel secondo il prevalere delle cose artificiali ha procurato grandi problemi. Nel terzo paradiso l’uomo cerca l’armonia tra natura e artificio.

La modernità dell’Arte Povera, un invito alla riflessione e al cambiamento

L’artista per Pistoletto è un veggente, come dimostrano le sue opere degli anni 60. La sua Arte Povera mette in evidenza il concetto dell’essenziale, dell’anti-spreco, dell’anti-crescita che rischia di privare di significato la vita. L’arte, attraverso i simboli, deve invitare alla riflessione e al cambiamento.

Un giardino, due palazzi e una mostra per scuotere le coscienze

Palazzo Gromo Losa biella

La mostra Banksy Jago TVBOY e altre storie controcorrente è un viaggio in un mondo dove estetica ed etica si mescolano generando la dimensione del diverso, dove, creando mondi alternativi, si generano nuovi ordini possibili.

La maggior parte degli artisti esposti sono artefici di una rottura con i riferimenti classici del mondo dell’arte. Le opere, espressioni della loro ribellione, non sono volutamente entrate nel mondo del mercato, un sistema chiuso ed escludente. Così, ad esempio, Banksy ha scelto come tela i muri delle città di tutto il mondo, rifiutando ogni forma di spiegazione della sua opera. Per Jago la via della comunicazione con il suo pubblico è la scultura vissuta come provocazione. La poetica di TVBOY è legata al mondo del fumetto e della riflessione sagace sul capitalismo e sul consumismo.

Come visitare la mostra partendo da Palazzo Gromo Losa

Il percorso inizia da Palazzo Gromo Losa con le opere di Jago.Spiccano Memoria di sé,Taste of Liberty, Habemus Hominem e First Baby. Si prosegue con TvBoy. L’attenzione è catturata da Contemporary AdamLove in the time of CovidVenite avanti e The Fast Supper (2021). David LaChapelle è presente con Rebirth of Venus e The Holy family with St. Francis . Troviamo anche Liu Bolin con Hiding in Italy, Colosseo n°1.

E subito dopo Palazzo Ferrero

La mostra continua poi a Palazzo Ferrero, dove sono esposte opere di Rizek, come Pietà, Unrequired Love e Angel Red. È poi la volta di Pau, il frontman dei Negrita, presente con la sua serie delle Santa Suerte; a cui segue Andrea Ravo Mattoni con Caravaggio. Ragazzo morso da un ramarro e Vermeer. Ragazza con l’orecchino di perla. Trovano spazio anche due opere di Laika (Donna, Vita, Libertà, #nonunadimeno e Zapatos Rojos – Save Afghan Women Yellow Burqa version), Hope di Obey e il suo manifesto We, the people, are greater than fear, alcuen tele di Giuseppe Veneziano, quali Cinquanta sfumature di PippoEros e Thanatos, Indignados, accompagnati da tre crypto NFT, digital video.

… e poi

Si termina il percorso con Mr. BrainwashLaurina Paperina,Takashi Murakami, Angelo Accardi e TV BOY Di Banksy sono esposte tredici opere tra cui Girl with baloonQueen VicBecause I’m worthless e Bomb Love. In esterno sono presenti infine due sculture di Marco LodolaAnche mia mamma fa la spesa e Schermaglia.

Orari

  • Mercoledì e giovedì dalle 15 alle 19
  • Venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19.

Biella, cittadina dove scoprire chicche enogastronomiche

Gae Aulenti biella

Durante la manifestazione Eccellenze del Piemonte in vetrina, organizzata presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Gae Aulenti” abbiamo degustato piatti preparati con maestria dagli studenti della scuola Gae Aulenti – con le tre sezioni di Biella, Mosso e Cavaglià – coordinati dagli insegnanti e dallo chef stellato Sergio Vineis, titolare del ristorante “Il Patio” a Pollone. L’iniziativa ha fatto parte del progetto, ideato da Visit Piemonte con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, al fine di fare conoscere i sapori piemontesi.

Sergio Vineis propone una cucina che, con grande estro, ha un forte legame con il territorio e la ricerca delle materie prime di miglior qualità. “La cucina biellese – ci racconta Vineis – è una cucina povera, di montagna. Sulle nostre colline si mangiavano verdure, pollo, coniglio, polenta, mostarda di mele, salumi e il maccagno, un formaggio.tipico biellese a pasta morbida”.

Che cosa significa per te cucinare? “Per me cucinare significa – ci rivela Vineis – valorizzare gli ingredienti del territorio facendo emergere la loro qualità e la loro storia. Solo in questo modo tradizione e innovazione, armonizzandosi, trovano il loro migliore modo di esprimersi”.

A tavola degustando i piatti preparati dagli studenti dell’Istituto Gae Aulenti

piatto eccellenze piemontesi

 

Già dalll’antipasto  – un uovo pochè su crema di castagne – scopriamo che la serata si preannuncia interessante. E in effetti il primo piatto – fagottini al cavolfiore, tartufo, acciuga e nocciole – è una piacevole sorpresa.

La guancetta di maiale brasata alla Menabrea su polenta, prepara il grande finale: torta al Gianduja e mele caramellate. Il tutto accompagnato da eccellenti vini, ovviamente piemontesi.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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