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Dove andare a Milano il 20 e il 21 gennaio? Al Salone della Cultura

Il Salone della Cultura (ex Salone Internazionale del Libro Usato) torna a Milano da sabato 20 a domenica 21 gennaio al centro eventi SuperStudio Più. Una manifestazione di successo: lo scorso anno ha raccolto  oltre 35.000 visitatori. Matteo Luteriani, titolare di Luni Editrice, e Sergio Malavasi, ideatore di Maremagum.com, il più importante sito italiano di libri antichi, usati e fuori catalogo, hanno un obiettivo comune: presentare al grande pubblico mostre, eventi e corsi. Dunque non solo editoria, ma anche mostre ed eventi. La Fondazione 3M esporrà la mostra dedicata alla fotografa Ghitta Carrell, mentre la Galleria d’arte “Il Vicolo di Milano” proporrà 10 serigrafie di Emilio Isgrò. I visitatori del Salone della Cultura potranno partecipare a molti laboratori, tra cui quelli organizzati dalla scuola professionale Galdus per la creazione di gioielli di carta e libro scultura. Chi vuole partecipare a un laboratorio dovrà effettuare l’iscrizione nel sito dove sono segnalati i diversi costi. Il biglietto d’ingresso costa 5,40 €. L’augurio degli organizzatori? Raddoppiare i visitatori del 2017!

Salone della Cultura 2018

Superstudio Più, via Tortona, 27, Milano

Orari

Sabato 20: dalle 10.00 alle 19.00
Domenica 21: dalle 9.00 alle 18.30

Per informazioni: https://salonedellacultura.it/contatti/

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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