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Al Teatro Menotti Gli Uccelli di Aristofane: la sconfitta dell’utopia

Al Teatro Menotti Gli Uccelli di Aristofane ci raccontano che, nonostante il possesso delle ali, neppure i volatili riescono a rendere reale l’utopia. Liberamente tratto dall’opera del grande commediografo Aristofane, adattato e diretto da Emilio Russo, ritorna in scena a Milano Gli Uccelli di Aristofane.

Pisetero ed Evelpide, delusi dal governo della loro città, cercano un luogo dove vivere serenamente. Credono che il mondo degli uccelli, sospeso tra la terra e il cielo, possa regalargli la realizzazione di un’utopia ricercata da molti: un regno giusto, incapace di violenza, dove essere finalmente liberi. Nonostante i buoni propositi iniziali la sete di potere non consentirà la realizzazione del loro sogno.

Nubicuculia diventa ben presto un regno assediato da politicanti, falsi oracoli e poeti incapaci di emozionare. La dimostrazione dell’impossibilità di realizzare un luogo felice, nella messinscena di Russo, emerge solo alla fine dello spettacolo. Il regista preferisce descrivere il momento rivoluzionario, quando i sogni sembrano avere la forza di trasformarsi in realtà. Narra lo sforzo creativo di costruire in terra un regno che sostituisca quell’aldilà di cui molti sentono la necessità, ma di cui nessuno ha potuto testimoniarne l’esistenza. Il disincanto del triste finale è mitigato da una narrazione che rimanda alle maschere di Totò. Tutto lo spettacolo, che si rivela brillante, si avvale del registro comico (sia pure con note amare) attraverso canti, parodie, battute, allusioni per dirci che dalla voliera non si esce!

Una piccola nota sui costumi studiati da Pamela Aicardi: un volo sul 900, da Magritte al cappottone “brechtiano” indossato dal coro. Ottima scelta!

Al Teatro Menotti Gli Uccelli di Aristofane confermano la lettura del cibo come cultura

Poteva mancare il riferimento al cibo? No, spesso lo abbiamo scritto cibo e cultura sono indissolubilmente legati. Così la reale natura di Pisetero è descritta anche attraverso il cibo. I dissidenti cittadini di Nubicuculia sono mangiati con gaudio, essendo considerati cibo prelibato.

Il riferimento alla moda lanciata da Pisetero ed Evelpide di mangiare a colazione mirto e moscerini ci rimanda a un nostro politico che ama farsi i selfie ritraendosi mentre consuma i suoi pasti. Il potere si serve spesso di ciò che il “popolo” ama vedere rappresentato, simbolo della realizzazione dei suoi desideri. Dall’antica Grecia ad oggi poco è cambiato!

TEATRO MENOTTI

Gli Uccelli
Dal 17 gennaio al 3 febbraio 2019
Via Ciro Menotti 11
Milano
tel. 02 36592544
biglietteria@tieffeteatro.it

Gli Uccelli

Adattamento: Emilio Russo

Cast artistico: Camilla Barbarito, Giuditta Costantini, Nicolas Errico, Ludovico Fededegni, Claudio Pellegrini, Claudio Pellerito, Giulia Perosa, Maria Vittoria Scarlattei, Chiara Serangeli

Musiche eseguite dal vivo da: Dimitris Kotsiouros, Marta Pistocchi, Roberto Romagnoli

Scene: Lucia Rho

Costumi: Pamela Aicardi

Regia: Emilio Russo

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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