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27 gennaio, Giornata della Memoria: Umberto Eco per non dimenticare

Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, è una data che ci invita a riflettere sul pericolo del pensiero nazifascista. Molti assiomi ancora oggi, rispolverati con maggiore o minore eleganza, infestano la politica italiana e internazionale. Il semiologo Umberto Eco ci ha ricordato come riconoscere il “fascismo eterno”. Quali sono le sue caratteristiche, che sono riuscite a superare il 900 per arrivare fino ai giorni nostri?

  • Il culto della tradizione, dell’eroismo e della morte;
  • l’anti-criticismo , ovvero l’opposizione al confronto impedito dalla violenza verbale, dall’insulto, al continuo invocare  il tradimento, lo  scherno e la minaccia per impedire il pensiero critico degli oppositori;
  • il complottismo legato alla xenofobia, su cui si fondano i nazionalismi;
  • l’appello alla frustrazione delle classi medie.

Il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, era il luogo sotterraneo da cui partirono 23 treni, carichi di terrore, diretti nei campi di sterminio. Oggi risorge nel Memoriale della Shoah, carico di memoria, forza, speranza e umanità. Dario Franceschini, Ministro dei beni culturali, ha approvato il decreto per i 3 milioni di euro stanziati per il suo recupero.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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