In ordine sparso, parole di lessico#foodcultural da degustare, una alla settimana, in questi tempi satolli. Daniela Ferrando, FamFriend :-), le cura per il nostro blog.
*** Tasse à moustache ***
s.f. francese. Letteralmente, “tazza da baffi”. Tecnicamente, una tazza o tazzina da caffè con un ponticello orizzontale su un lato, posto a 90° a sinistra rispetto al manico (presupponendo un utente destrorso), fatto per proteggere da schiuma e schizzi i baffi del bevitore.
Dove l’ho sentita:
Sfogliando un catalogo antiquario, in cerca di posate bizzarre e stoviglie storiche. Perché, ahimè, purtroppo mi piacciono anche questi oggetti collaterali oltre alle parole desuete. E poi mi solleticava l’idea di celebrare il 1° ottobre, Giornata Internazionale del Caffè con una piccola stravaganza connessa al godimento della bevanda. Un oggetto un po’ dandy – non per tutti. Sicuramente, non per tutte.
Tasse à moustache. Interessante esempio di food design – se nel concetto di food design includiamo gli strumenti progettati per mangiare e bere – questo tipo di tazza, perlopiù di porcellana, fu molto in voga a fine ‘800. L’invenzione è dovuta, pare, a un artigiano ceramista britannico, tale Harvey Adams. E data la stragrande maggioranza di adulti baffuti e barbuti dell’epoca e dato il carattere mondano del bere caffè, ebbe un certo successo.
Dopotutto, ora come allora, bere a baffi asciutti era ed è anche un riguardo verso il prossimo. Un oggetto sessista? Direi piuttosto un capriccio per gentiluomini. Signori ultimi hipster, prendete nota.
Per saperne di più:
Dedicato ai francofoni, un piccolo approfondimento
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