In ordine sparso, parole di lessico#foodcultural da degustare, una alla settimana, in questi tempi satolli. Daniela Ferrando, FamFriend :-), le cura per il nostro blog.
*** Bottaggio ***
[bot-tàg-gio] s.m. riferito a una minestra o una pietanza brodosa. Diversi dizionari concordano nel mettere la parola “bottaggio” in relazione col francese “potage”. Quindi, niente a che vedere con le botti. Piuttosto, molto vicino a “potacchio”, “potaccio” e simili voci dialettali e popolari.
Dove l’ho sentita:
Per “colpa” dello chef piemontese Giacomo Gallina che nel Ristorante Bucaneve dell’Oasi Zegna a Bielmonte ha giustappunto aperto un pranzo (importante, inaugurale) con questo piatto. La sua era una variante con le verdure che, tagliate e grossi tocchi, emergevano da un sapido brodo vegetale. Tra zucca, carciofo, topinambour, sedano rapa, puntarelle spuntava un delicato canederlo poco più grande di una noce.
Bottaggio. “pietanza lombarda” recita un dotto commento dell’Accademia della Crusca che, nell’approfondimento di questo termine, compulsa varie fonti lessicali. E lombarda tanto che infatti, tecnicamente, anche la cassoeula è un bottaggio.
Che poi molto spesso il termine “lombarda” si estenda al nord-ovest d’Italia uscendo dalla regione vera e propria, non è una sorpresa. Tutta bontà che sconfina.
Per saperne di più:
Qui, sulla cucina del Bucaneve e su Giacomo Gallina, che da Dubai è rientrato nel suo Piemonte. Su significato e grafia di “bottaggio”, parla la Crusca.
[Immagine: iPhone di Daniela]
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