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La resistenza in Ucraina: la storia della cuoca eroica

Guerra in Ucraina, dopo due anni, la guerra continua nell’indifferenza e la politica tace

L’invasione russa dell’Ucraina richiama alla memoria la storia di Tatiana Markus, la partigiana che morì per liberare la sua terra dal giogo nazista

Tatiana Markus è una delle tante donne che hanno dato la loro vita in nome della libertà. Un esercito senza nome e senza voce, come denuncia lo scrittore Boris Pahor.

La resistenza in Ucraina continua, anche se ormai se ne parla sempre meno. Il 24 febbraio 2024 ricorre il triste anniversario di due anni di guerra. Mentre entriamo nel suo terzo anno, la guerra  sta assumendo i crismi di un conflitto congelato e la resistenza in Ucraina diventa sempre più difficile.

L’anno è iniziato con lo scoppio di un altro conflitto. Da più di 100 giorni,la guerra tra Israele e Palestina ha sterminato la popolazione di Gaza. Ancora una volta assistiamo ad un triste spettacolo: città rase al suolo, popolazioni perseguitate, costrette a imboccare le strade dell’esilio, una generazione sterminata.Oggi vi raccontiamo una vecchia storia che ci racconta il coinvolgimento delle donne nelle guerre.

Storie di resistenze: la resistenza in Ucraina

Il filosofo Henri Bergson così descriveva la Grande Guerra: «Questa guerra è stata come le grandi catastrofi geologiche, che durano qualche istante e stravolgono per sempre la faccia della terra».

Ogni guerra è così: distrugge il passato, lo modifica per sempre. I massacri, gli stupri lasciano un segno indelebile. L’invasione russa in Ucraina riporta alla memoria altri conflitti, altre stragi e altre forme di Resistenza. Così spulciando i libri di storia, troviamo il nome di una donna che in Ucraina è considerata un eroe, Tatiana Markus.

La storia di Tatiana Markus, la cuoca eroica

resistenza in ucraina

Durante la Seconda Guerra Mondiale, come racconta Lavanguardia, Tatiana Markus ha vissuto e combattuto gli orrori della guerra. Ebrea, conosciuta come la “cuoca eroica”, si distinse con il padre per la sua lotta al nazismo. Durante una parata salutò i nazisti con il lancio di mazzi di fiori, in cui erano nascoste delle granate. Lei e il padre scelsero di diventare partigiani, membri di quella resistenza sovietica che si opponeva all’occupazione nazista. Il padre arrestato, tradito dalla circoncisione, fu torturato e giustiziato.

Tatiana rifiutò il ruolo di infermiera, per entrare nella lotta attiva con un ruolo di spia. Assunse una falsa identità, fingendosi la figlia di un principe georgiano, assassinato dai bolscevichi. Simulò il suo sostegno al nazismo con l’unico proposito di vendicare la morte del padre. Riuscì nel suo intento.

guerra in ucraina e cibo

La giovane Tatiana, donna bella ed affascinante, recitò bene la parte della donna che aveva sposato la causa nazista. Ottenne lavori nelle mense degli ufficiali e nei punti di ristoro dell’esercito tedesco. Il suo obiettivo? Avvelenare le razioni destinate alle SS, flirtare con i comandanti nazisti per carpire informazioni utili per i partigiani e uccidere chi soccombeva al suo fascino, lasciando un biglietto in cui rivendicava l’azione. Sapeva che aveva intrapreso una strada senza ritorno. Che destino poteva avere una partigiana, una spia, una donna ebrea?

La morte di Tatiana Markus e la resistenza in Ucraina

Tatiana fu arrestata il 22 agosto 1942, mentre cercava di attraversare il fiume Dnepr per mettersi in salvo. Fu interrogata, torturata e stuprata per 5 mesi, ma lei non parlò, non rivelò nulla che potesse mettere a rischio le vite e le azioni dei suoi compagni. Il 29 gennaio 1943 fu fucilata. Aveva solo 22 anni.

Il suo corpo fu probabilmente gettato nelle fosse comuni di Babi Yar, vicino a Kiev. Insieme a lei riposano quasi 34.000 ebrei giustiziati per il semplice fatto di essere ebrei.

Al termine della Seconda Guerra Mondiale in un rapporto sovietico Tatiana viene descritta come “la ragazza coraggiosa del Komsomol“, l’organizzazione giovanile del PC dell’URSS. L’antisemitismo sovietico promosso da Stalin fece sì che il suo nome fosse dimenticato. Nel 2006 Tatiana Markos è finalmente entrato nel Pantheon degli eroi nazionali ucraini. Nel 2009 è stato poi eretto un monumento e una scultura in suo onore nel Babi Yar Park, luogo simbolo dell’orrore della guerra.

La resitenza in Ucraina: piccolo commento famelico 

Oggi l’Ucraina è teatro di una guerra assurda  . Le bombe hanno lambito anche il Mausoleo che ricorda gli eroi della Seconda Guerra Mondiale, ricordandoci quanto sia fragile la pace. L’Ucraina – e noi con lei – temiamo di dover presto, nostro malgrado, raccontare altre storie di cuoche e cuochi eroici. Come scrisse Bertolt Brecht: “Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi”.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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