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La cultura del riso va oltre il piatto! 500 chicche di riso

La cultura del riso va al di là del piatto. Noi ve lo dimostriamo, dopo aver ricordato brevemente i punti di forza di un ingrediente che supera in salubrità persino la pasta.

Tutti ormai sappiamo che il riso è declinabile in cucina in mille ricette, favorisce le funzioni dell’intestino e ha un basso contenuto calorico. Diversi nutrizionisti dimostrano poi che consumarlo frequentemente, inserendolo in una dieta equilibrata, aiuta a mantenersi in forma.

Per i giapponesi è un “functional food”, un prodotto alimentare “potenziato”, che contribuisce a mantenersi in salute. Qui la sua coltivazione è molto curata in modo che siano mantenute inalterate le sue proprietà nutrizionali.

I benefici del riso

  • Regola la flora batterica
  • É digeribile
  • È ricco di acidi grassi essenziali e povero di sodio
  •  Matiene bassi i livelli del colesterolo
  •  Combatte l’ipertensione
  •  Lo possono mangiare i celiaci e gli intolleranti per l’assenza di glutine
  • Dà un buon apporto proteico

Cibo e cultura: ma il riso è anche….La cultura del riso, 500 chicche di riso

La cultura del riso, 500 chicche di riso

Ma il riso è tanto altro. Può essere anche un importante strumento culturale. Non ci credete? E allora leggete il libro “500 chicche di riso” (editore “96, Rue De La Fontaine”), scritto da Alessandro Pagani e illustrato da Massimiliano Zatini . Cinquecento frasi umoristiche e un ‘TG Spaziale’ in nome du una comicità arguta e intelligente. Ottima la scelta di interrompere la lettura con azzeccate illustrazioni che aiutano il lettore a mantenere il giusto ritmo.  Una lettura intelligente famelicamente consigliata in un’epoca che si nutre solo di odio e di allarmismi che non ci aiutano ad affrontare la realtà.

Alessandro Pagani descrive la realtà, i nostri stati d’animo attraverso battute spesso surreali. Una modalità che rende lo scrittore più libero di esprimersi, superando ipocrisie, pregiudizi e pensieri ottusamente ideologici.

Giochi di parole assai godibili. Qualche esempio foodcultural?

  • Il marito della cuoca è geloso del suo passato
  • Chi beve tanti alcolici perde la tintarella perché si sbronza
  • «Buongiorno, vorrei un gelato.» «Con la coppetta?» «Mah, non so se me la merito.»
  • «Come fai a essere così sicuro che questo latte sia sardo?» «Perché è pastorizzato.»
  • Esplosione in un panificio: tutto in briciole
  • Decine e decine di aspiranti chef in tv: il pressacuochismo.

Ecco solo qualche chicca di buon umore sparsa. Le altre raccoglietele voi!

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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