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La fame distruttrice. “Famelici” e i disturbi del comportamento alimentare

Siamo Famelici. Di nome, di pensiero. E tutto ciò che riguarda il cibo ci parla. Il tema dei disturbi del comportamento alimentare – il 15 marzo ne è giornata simbolica – torna spesso nei nostri articoli, che non hanno timore di menzionare bulimia e anoressia, per esempio.

Con Monica Viani (lei fin dagli inizi di Famelici, io sopraggiungendo) ci siamo ripromesse di dedicare a questo tema un’attenzione non occasionale, ma ripercorribile, presente, sensibile, rispettosa, aperta ad azioni sul terreno.

E perché? Perché ci stiamo occupando dell’altra faccia dei nostri tempi satolli. Satolli di questo trionfare di ricette, di impiattamenti, di foodporn, di fini disquisizioni sull’autenticità, di protagonismi più o meno legittimati da un vero seguito.

Ma, allargando il campo, satolli di pressione per essere belli, perfetti, sul pezzo, ricchi di successo, fotogenici. Visibili. Alt, riflettori su “visibili”. Mentre magari, nell’invisibile, succede l’indicibile. E l’invisibile, molto spesso, è la cameretta, la stanza accanto, la cucina accanto, il bagno accanto.

Donne, uomini, giovani, giovanissimi, bambini, anziani indigenti o (sorprendentemente) anche abbienti sono coinvolti. Artisti tormentati o sconosciuti equilibrati. Famelici vuole continuare a parlarne. E ne parlerà.

[Immagine: Roger Corona, in mostra a Milano fino al 30 marzo presso Spazio Kryptos]

 

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