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Tre stelle Michelin: Hélène Darroze e Clare Smyth in Gran Bretagna

Héléne Darroze e Clare Smyth in Gran Bretagna conquistano tre stelle Michelin. La cucina è sempre più donna

La cucina segue un ordine gerarchico, ma questo non significa che deve essere dittatoriale“. Ce lo dice la tristellata Héléne Darroze

Cinque stelle Michelin in una settimana. Non poco. Le ha conquistate l’imprenditrice, cuoca e volto dell’edizione francese del programma TV “Top Chef” Héléne Darroze. Se solo la settimana scorsa ha conquistato due stelle Michelin con il ristorante parigino Marsan, ora ha aggiunto tre stelle prese in Gran Bretagna con il leggendario Héléne Darroze at The Connaught, il ristorante all’interno del Connaught Hotel di Londra. Qui era arrivata nel 2010 e subito aveva preso la prima stella Michelin, a cui ne è seguita una seconda nel 2011. Nata nel Sud Est della Francia, Hélène Darroze è la quarta generazione di una famiglia di chef. Dopo gli studi ha lavorato al Le Louis XV di Alain Ducasse a Monaco. Nel 1995 è ritornata a casa, ma solo dopo quattro anni si è trasferita a Parigi dove ha dato vita al Marsan. La sua idea di cucina al femminile? “Non ho mai voluto essere un uomo. Non rinuncio alla mia femminilità. A differenza degli uomini, non voglio provare niente. Lavoro gestendo istinto ed emozione“.

Ma in Gran Bretagna non è la sola donna a conquistare 3 stelle Michelin.

La cucina di Clare Smyth è raffinata ma creata con prodotti poveri

Stesso risultato l’ha ottenuto l’irlandese Clare Smyth, che dirige una brigata di cui la metà sono donne. Il ristorante Core, aperto a Londra nel 2017, con una lista d’attesa – in tempi normali – di diverse settimane per degustare il suo menu a 160 euro, aveva già conquistato due stelle nel 2019. La Smyth, figlia di un contadino e di una cameriera, si è stabilita a Londra all’età di 16 anni per studiare da chef. Che dire? Un grande risultato per la cucina declinata al femminile. Un vero trionfo del talento delle donne che lavorano in cucina!

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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