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Tiramisù rivisitato…ma non troppo! L’apoteosi del Made in Italy

Vero, le feste sono terminate, ma la voglia di dolce non si esaurisce mai. E allora eccovi una ricetta di un classico dolce italiano: il tiramisù. Come vi abbiamo già raccontato, non esiste certezza né delle sue origini, né di una ricetta condivisa da tutti. Eccovi allora una ricetta di tiramisù leggermente rivisitata.

Tiramisù rivisitato

Savoiardi

40 g Tuorli
30 g Zucchero a velo
Vaniglia
Buccia di limone
30 g Miele
2 Albumi
30 g Zucchero semolato
85 g Farina 00

Crema pasticciera

460 ml Latte
200 ml Panna
260 g Tuorli
260 g Zucchero semolato
25 g Maizena
25 g Farina
Buccia di limone
Vanillina

Crema al mascarpone

30 ml Panna
30 g Zucchero a velo
300 g Mascarpone
65 g Crema pasticciera

Procedimento

Per savoiardi

Montare in planetaria i tuorli con lo zucchero a velo, la vaniglia, la buccia di limone e il miele. A parte montare gli albumi con lo zucchero semolato e un pizzico di sale. Aggiungere la farina ai tuorli e poi incorporarli assieme. Cottura a 175° per 12 minuti.

Per crema pasticciera

Montare i tuorli con lo zucchero e unite le farine. Fare bollire il latte con la panna, la buccia di limone e la vanillina. Quando bolle, unire i due composti e fare bollire il tutto per 2 o 3 minuti.

Per crema al mascarpone

Montare la panna con lo zucchero a velo. A parte mescolare il mascarpone con la crema pasticciera. Incorporare il tutto.

Presentazione

Inzuppare i savoiardi nel caffè caldo, aggiungere uno strato di crema al mascarpone e ripetere. Aggiungere cacao in polvere per decorare.

Un suggerimento se volete accompagnare il dolce con un bicchiere di vino: Monteluce

Un vino particolare che si ottiene dal vitigno Nasco. Il singolare profilo ampelografico, unitamente alle testimonianze di una sua presenza in Sardegna da un’epoca antica, lo fanno ritenere varietà autoctona.

Ha un colore giallo dorato, inizialmente pallido, in evoluzione negli anni verso le più calde nuances dell’oro antico. Ha un profumo ampio, intenso e complesso, evoca con grande immediatezza autentici sentori muschiati di sottobosco. Ha una freschezza sottolineata da leggera vivacità, dato della vendemmia anticipata.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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