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Sai quali sono i formaggi più costosi al mondo?

Scommettiamo che non sapete quali sono i formaggi più costosi? Eccovi le quotazioni dei primi 5.

Sai quali sono i formaggi più costosi al mondo?

  • Pule (o ‘piccolo di asino’ in Serbo) – 1.000 euro/kg
  • White Stilton Gold – 700 euro/kg
  • Formaggio di renna – oltre 500 euro/kg
  • Bitto storico – 245 euro/kg
  • Caciocavallo podolico – circa 70 euro/kg

Che sorpresa! Il re dei formaggi più cari non è né francese, né italiano, ma serbo. Altra sorpresa: non è fatto con latte di mucca, di capra, o di pecora, ma di asina.

L’Italia nella prima cinquina piazza 2 formaggi: il bitto storico, prodotto in alpeggio sulle Prealpi Orobie tra giugno e settembre, da latte di vacca crudo e latte di capre di razza orobica, e il caciocavallo podolico,  prodotto dal latte di vacche d’origine ucraina, allevate tra Abruzzo e Puglia. Per quanto possa stupire, nei primi 5 non troviamo nessun francese.

Perchè il Pule è così caro

Tutta colpa delle asine, il cui  latte si trova esclusivamente nei Balcani, nella riserva naturale Zasavica. Un luxury food giustificato anche dal pericolo di estinzione delle asine. Per un chilo di formaggio occorrono circa 25 litri di latte.

Il latte d’asina presenta alcune caratteristiche che lo rendono unico per la produzione di un formaggio dalle qualità inimitabili:

  • un bassissimo livello lipidico;
  • una quantità di lattosio che è  simile a quella del latte umano:
  • una percentuale molto bassa di caseina.

L’alternativa meno cara rispetto al pule

Non avete la disponibilità economica per comprarlo? Potete ripiegare sul suo parente povero:  il manchego, prodotto nella regione di La Mancha dal latte di pecora Manchego pastorizzato a crudo.

Il commento famelico

Perchè stupirsi del costo del Pule? Il latte d’asina è pregiato. Non ricordate Cleopatra e la sua avvenenza? Faceva il bagno nel latte d’asina! Taluni dicono che lo facesse una volta al giorno!

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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