in

Nuova tendenza? I succhi estratti dalla frutta. Ma non chiamiamoli vino!

Nuova tendenza in fatto di bevande? I succhi estratti dalla frutta.  Nulla di nuovo sotto il sole: i contadini hanno sempre usato la frutta in eccesso per produrre succhi che assomigliavano al vino. Oggi sono stati riscoperti dalla cultura hipster e sono sempre più richiesti nei bar di tendenza. Sotto l’influenza della cultura asiatica spopolano in USA.

E in Italia? Difficile che riescano ad imporsi. La nostra cultura, come quella francese, è legata al vino che si ottiene dall’uva.

Tutta la frutta che contiene quel tanto di zucchero che può trasformarsi con la fermentazione in alcol, può diventare una bevanda che alla lontana può richiamare il vino, sia pure con un grado alcolico inferiore.
I metodi per ottenere una bevanda mutano a seconda del frutto utilizzato. Spesso si deve aggiungere lievito o zucchero.

Dove trovarli? In Italia nei mercati contadini e nelle sagre. Ecco i 4 più conosciuti.

I succhi estratti dalla frutta più trendy

Mele
Dal frutto più coltivato e conosciuto al mondo, si ricava il succo di mele. Dal gradevole gusto dolce, non troppo zuccherino, può essere proposto con l’abbinamento di mele acide con mele più dolci.

Ananas
In Thailandia propongono una bevanda con il succo di ananas fermentato da degustare fresca con piatti di pesce o di carne.

Sambuco
Si può ottenere un succo dalle bacche mescolato con quello ottenuto dai fiori, che vanno colti appena sbocciati in primavera.

Tarassaco
Un succo leggermente alcolico si ottiene dai petali del fiore di tarassaco e zucchero, solitamente con l’aggiunta di succo di limone.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

Il ristorante Tenuta della Guardia: gli agnolotti della tradizione serviti con il vino

Il ristorante Tenuta della Guardia: quando il paesaggio si fonde con cibo e cultura

Vigne di città: quando il vino si fa in città

Vigne di città: quando il vino si fa in città