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Mousse? Si, se è al Porto e al gorgonzola

Quali sono i trucchi per fare una mousse perfetta ed originale? Come si fa a farla in modo che rimanga impressa nella nostra memoria e in quella dei nostri ospiti? La mousse è un classico della pasticceria. Non è una ricetta difficile, ma di sicuro effetto. Ovviamente, come per tutte le ricette, ci sono segreti per renderla più buona e più originale.

Protagonista: il gorgonzola

Nato, pare per sbadataggine, intorno all’anno 1000 nella cittadina di Gorgonzola, in provincia di Milano, la storia del “Re degli erborinatitrova oggi radici nell’operosità di oltre 400 maestri casari del territorio di produzione, a cavallo tra Piemonte e Lombardia, che ogni giorno danno vita al Gorgonzola Dop, mantenendo viva una antica tradizione casearia italiana fatta di gesti antichi rimasti identici nel tempo.

Il Gorgonzola Dop è un formaggio molle a pasta cruda che appartiene alla famiglia degli “erborinati” (da “erborin”, che in dialetto milanese vuol dire prezzemolo) ovvero quei formaggi che presentano le tipiche striature verdi date, non dall’utilizzo del prezzemolo, bensì dalla formazione di muffe. Queste ultime nulla hanno a che fare con la muffa che si forma naturalmente nei formaggi conservati troppo a lungo, ma sono dovute alle colture di penicilli innestate durante la lavorazione. Altri “erborinati” famosi nel mondo sono lo Stilton inglese e il Roquefort francese.

La ricetta: mousse al Porto e al gorgonzola

Il bello e il buono della mousse al Porto e al gorgonzola sta nella sua semplicità, una caratteristica non sempre presente nell’arte pasticciera.

Mousse al Porto e al gorgonzola

Ingredienti per 4 persone

300 g di gorgonzola piccante
1/2 dl di panna acida
2 cucchiai di Porto

Preparazione
Tagliate a pezzetti il gorgonzola e passatelo al mixer con il Porto e
la panna acida. Trasferite il composto una ciotola e lavoratelo con la frusta fino a ottenere un composto morbido e soffice. Conservate al fresco, servite con pane dolce alle noci e accompagnate con un bicchierino di Porto.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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