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Castello di San Pietro in Cerro. Una proposta famelica per assaporare l’arte che emoziona

A pochi chilometri da Piacenza, con una breve deviazione dalla statale che porta a Cremona,  si giunge a San Pietro in Cerro, noto per il suo Castello che oggi vi portiamo a visitare. Costruito da Bartolomeo Barattieri, risale al 1460 ed è conosciuto, oltre che per la bellezza dei suoi interni conservati e mantenuti in un eccellente stato, per un binomio di tesori raro e sorprendente: le opere d’arte contemporanea dal MIM (Museum in Motion) e i guerrieri di Xi’an.

Il tesoro nascosto del Castello di San Pietro in Cerro: i guerrieri di Xi’an

Il tesoro nascosto del Castello di San Pietro in Cerro i guerrieri di Xi'an

I guerrieri di Xi’an sono la vera sorpresa del castello di San Pietro in Cerro. Te li trovi schierati all’improvviso nei sotterranei del maniero. Dopo essere scesi per una ripida scala di pietra, sei spinto ad andare oltre da una flebile luce che si intravede dietro ad un muro ad angolo. All’improvviso ti trovi catapultato in uno spazio con soffitta a volta. E qui sorpresa! Un esercito schierato ti si para di fronte, composto da una cinquantina di uomini in terracotta pronti a marciare.

Superata la sorpresa iniziale che ti lascia senza fiato, inizi ad apprezzarne i particolari. Distingui il magistrato dai portatori, i generali dai soldati semplici, tutti in misura reale che imbracciano le loro armi. Ognuno ha la sua espressione, ognuno ti regala un’emozione. E’ inevitabile lo stupore negli occhi e il pensiero che si forma nella mente: “mai vista un’opera del genere!”.

Ci racconta come e perchè di questo esercito Franco Spaggiari, proprietario del castello che ha dato termine al lunghissimo possedimento dei Barattieri, unica famiglia che lo ha da sempre conservato. “Ho meditato a lungo per la paura di cadere nel kitsch o nell’incompreso – spiega – e il motivo per il quale queste statue potevano essere esposte in un castello del 1400… è stato fondamentale l’incoraggiamento di alcuni, facendomi riflettere sull’importanza del poter ammirare da vicino queste statue, meglio qui che in Cina, dove le puoi vedere solo da lontano”. Al Castello di San Pietro in Cerro, in effetti, puoi “vivere” da vicino un patrimonio artistico di notevole interesse.

Franco Spaggiari decide quindi di recarsi in Cina per prendere visione di persona ed acquistare queste copie – come ci tiene a sottolineare “autorizzate e autenticate dal Governo Cinese” – delle famose statue a grandezza naturale dell’esercito in terracotta del Mausoleo del primo imperatore cinese Qin Shi Huang.

MIM Museum in Motion, il museo in continua evoluzione

Castello di San Pietro in Cerro e arte contemporanea

Il MIM Museum in Motion è un’ulteriore vera attrazione del Castello di San Pietro in Cerro. All’ultimo piano sono custodite circa 300 opere, fra dipinti, disegni sculture ed installazioni, che vengono mostrati al pubblico a rotazione. MIM, che nasce dalla passione di Franco Spaggiari per l’arte, è stato voluto per mostrare ai visitatori l’ecletticità e lo spessore creativo dell’arte contemporanea, con uno sguardo particolarmente attento all’arte piacentina, con quadri dei maggiori autori, da Bot a Cassinelli, da Armodio a Spazzali, da Mosconi a Foppiani a tanti altri. Sono custodite anche opere dei maggiori rappresentanti della pittura contemporanea italiana, tra cui Emilio VedovaMario Schifano, Enrico Baj, Mimmo Rotella, Roberto Crippa, Gianni Brusamolino.

Il tesoro nascosto del Castello di San Pietro in Cerro

MIM Museum in Motion è per specificare un museo in movimento e in continuo divenire, definizione di Pierre Restany, noto ed affermato critico d’arte che, in collaborazione con l’associazione parigina D’ARS, ha dato forma a questa esposizione che è espressione di passione e sentimento.

La visita al MIM e alle statue dei guerrieri di Xi’an, sono un importante valore aggiunto al Castello di San Pietro in Cerro, tappa immancabile alla visita del territorio piacentino.

Monica Viani e Roberto Rossi 

Credit Photos: Giorgio Bertuzzi

 

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