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Le colombe di Pasticceria Filippi: tutto ciò che devi sapere

Quattro sensi, con esclusione della vista, incontrano tre colombe di Pasticceria Filippi. Una degustazione alla cieca per scoprire i sapori della colomba classica, alla pesca e amaretto e la “Granfrutta”.

 

Giuro, è la prima volta. Ho fatto una degustazione alla cieca di colombe presso Pasticceria Filippi a Zané, in provincia di Vicenza. Sì avete capito bene. Un’esperienza unica. Al di là dello smarrimento iniziale e di aver infilato le mani nel piatto del mio vicino credendo che fosse il mio, vi posso dire che è un’esperienza divertente e istruttiva. Posso già rivelarvi quanto poco si è abituati a riconoscere i sapori quando la vista non interviene ad aiutarci. Durante la degustazione sono state proposte tre colombe – classica, alla pesca e amaretto e “Granfrutta”, ovvero una macedonia di amarene e albicocche candite. Il riconoscimento è stato più difficoltoso di quanto immaginassi. Nonostante sia golosa, ho indovinato solo la classica! Vi sembrerà strano ma, grazie alla débâcle, sono sicura di aver partecipato ad un’esperienza che mi ha reso più consapevole della necessità di imparare a riconoscere i sapori.

Le colombe di pasticceria Filippi

Il racconto di una degustazione alla cieca di colombe

  • La colomba classica

Burro, uova e bacche di vaniglia sono nettamente percepibili, così come i cubetti di scorzone d’arancia candita. Il gusto è delicato e persistente.

  • La colomba alla pesca e amaretto

L’amaretto, immediatamente percepibile, ben si sposa ad una pesca più timida, ma pronta poi a rivelarsi succosa e morbida.

  • La colombaGranfrutta

Una sinfonia di sapori offerta da una macedonia candita di amarene, albicocche e scorze di arancia e limone. Divertente la caccia alla frutta candita!

pasticceria filippi degustazione

Pasticceria Filippi: quando la storia di un’azienda è la storia di una famiglia

Andrea Filippi, responsabile produzione e marketing e rappresentante della seconda generazione di Pasticceria Filippi, prima di accompagnarci a visitare l’azienda, ci racconta la storia di un’impresa familiare, fortemente legata al territorio. Tutto ha inizio nel 1972 in provincia di Vicenza, a Zané, dove Maria Gasparini e Giuliano Filippi producono dolci da forno a lievitazione naturale. Quando in azienda entrano i figli, cresce la voglia di rivoluzionare la produzione e di dedicarsi esclusivamente alla produzione di lievitati di una qualità che racchiuda in sè gusto, sostenibilità e inclusività sociale.

Andrea e Lorenzo Filippi non lo sapevano ancora, ma da lì a poco avrebbero creato un’azienda pioniera nel mondo dei lievitati. L’idea prende corpo dopo che Andrea decide di seguire un corso del Maestro dei Lievitati Rolando Morandin.Durante quel corso ho capito – racconta Andrea- che la nostra azienda poteva strutturarsi in modo da produrre panettoni e colombe artigianali sfruttando la tecnologia e una nuova organizzazione del lavoro. Ero poi consapevole della necessità di proporre dei prodotti che sapessero e profumassero delle materie prime utilizzate. Occorreva bandire quegli aromi artificiali tanto in voga negli anni 80. Oltre a eliminare tutto ciò che era artificiale, volevo che le materie prime fossero eccellenti e che, in particolare le uova, fossero prodotte da galline allevate in modo etico. Tutti i prodotti utilizzati, dal miele fino alla frutta, dovevano essere acquistati da aziende in linea con il nostro sistema valoriale“.

La filosofia e lo stile di pasticceria Filippi

Così Pasticceria Filippi nel 2016 ottiene la certificazione B Corp, impegnandosi a generare un impatto positivo su persone, comunità e ambiente con obiettivi di beneficio comune sempre più sfidanti. Nello specifico, l’azienda vicentina si è impegnata a:

  • favorire assunzioni che sviluppino l’inclusione sociale;
  • incentivare la formazione professionale dei dipendenti;
  • promuovere la felicità e la coesione dei lavoratori;
  • sviluppare programmi di welfare aziendale;
  • scegliere le materie prime e favorire l’economia del territorio;
  • affiancare e sostenere i fornitori per migliorare i prodotti in termini di qualità ed etica;
  • lavorare attivamente per la salvaguardia dell’ambiente;
  • utilizzare materie prime prodotte con metodi sostenibili.

Una visione vincente, che come sottolinea Andrea Filippi: “risponde ad una visione olistica, nata dalla consapevolezza che non esiste solo il profitto“.

L’incontro con Agrimontana in nome dell’artigianalità e del gusto

colombe pasticceria Filippi

Pasticceria Filippi da oltre vent’anni collabora con Agrimontana, realtà del cuneese leader nella produzione di frutta candita, confetture, paste e marroni sapientemente canditi e glassati. La collaborazione nasce dalla condivisione degli stessi obiettivi, ovvero realizzare prodotti artigianali all’insegna della genuinità e del rispetto dell’ambiente, conseguiti grazie anche alla scelta di fornitori locali e di produttori di eccellenze del territorio allineati sui valori della sostenibilità, qualità ed etica.

Oggi le due aziende, nate entrambe nel 1972, e guidate dalla seconda generazione, rivolgono uno sguardo attento alle innovazioni e al futuro. Le due aziende utilizzano una tecnologia avanzata. Come sottolinea Andrea Filippi: “l’artigianalità risiede nella testa, la tecnologia aiuta a migliorare il processo produttivo“. Conclude la presentazione della collaborazione tra le due aziende Luigi Bardini, direttore generale di Agrimontana: “le nostre aziende sono riuscite a piegare la tecnologia alle esigenze della qualità. Pasticceria Filippi ha il grande merito di saper dialogare con il lievito madre e di avere formato lavoratori che si sono trasformati in collaboratori che condividono con passione un progetto comune. Le nostre realtà danno vita a prodotti che esaltano la naturalità e l’autenticità. Le attività imprenditoriali vincono quando creano uno stile unico e nel mondo dei lievitati Pasticceria Filippi lo sta facendo“.

 

Le colombe sono disponibili sullo shop online di Pasticceria Filippi e nelle migliori gastronomie e negozi di alimentari.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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