L’abbecedario di Fico Eataly World: il food tra divertimento e cultura

Cibo e cultura sono la vera ricchezza del nostro Paese. E Oscar Farinetti lo sa bene. Lo ripete come un mantra: “L’ Italia è una regione europea situata nel bacino del Mediterraneo, che ha il grande culo di avere una varietà infinita di prodotti agroalimentari. Tutti ce li invidiano e noi perché non li promuoviamo?” Farinetti qualcosa ha fatto: FICO Eataly World, un parco tematico dedicato al cibo made in Italy. 90mila metri quadri di superficie commerciale, 32 spazi di produzione, 47 ristoranti, 9 mercati, un cinema, un teatro, 200 animali in una fattoria didattica, quasi 4000 posti di lavoro tra interni e indotto. Una cittadella del gusto, una Disneyland per divertirsi … ma anche un luogo dove ricordarsi che siamo il paese dell’enogastronomia. Un rammarico: non essere riusciti a fare sì che Bologna e Milano, la città dell’Expo, diventassero un’unica grande metropoli con la mission condivisa di legare il cibo al mondo della cultura e dei valori. Ma noi continuiamo a sperarci…

L’abbecedario di Fico:
dal seme alla forchetta, dalla A alla Z

Farinetti: “Ricominciamo a raccontare il cibo dall’inizio”. Io (in tondo) e Daniela (in corsivo) l’abbiamo preso in parola e così abbiamo deciso di raccontarvi che cosa è FICO attraverso un abbecedario. Dopotutto entrarci è un po’ come tornare a scuola – divertendosi!

A – Agricoltura

Cos’è Fico? Un vero e proprio museo dell’agricoltura ma di quelli moderni e fichi (come dice Farinetti) – con exibit, installazioni, esperimenti interattivi, giochi… Come nasce? Partendo dall’origine, dalla terra. Allora l’abbecedario di Fico non poteva che iniziare con A come Agricoltura… Altri spunti per costruire il tuo abbecedario personale? Allevamento, api, accoglienza, acetaia…

B – Biodiversità

Sai che cosa è la biodiversità? Ambasciatori della biodiversità accompagneranno i sei milioni di turisti annui attesi lungo le filiere, dal foraggio al formaggio, dal campo alla forchetta, dal luppolo alla birra. Sei studente? Potrai partecipare ai corsi pratici e alle ‘esperienze’ didattiche nel caseificio o nell’aia. Ma anche: bambini, bici con frigo per conservare la spesa, birra, Bologna…

C – Cibo. Anche per la mente

Cibo dall’inizio alla fine. Nel senso letterale: dalla mucca nella stalla al latte nella tazza alla bistecca nel piatto. Cibo in lungo e in largo: nei chioschi tematici dove si mangia veloci; sotto forma di cocktail; nelle caffetterie, nei piatti degli chef coinvolti nel progetto. Cibo per il corpo e cibo per la mente, con un centro congressi dove parlare di cibo e d’altro. Ma anche: cultura, cioccolato, consorzio…

D – Degustazioni

Come capisci che è buono? Imparando a degustare. Vini e birre, ma anche salumi, formaggi,  gelati, dolci, pane, pasta, pizza… Impossibile non trovare una proposta che non ti incuriosisca. Guidate o libere, le degustazioni si susseguono in continuazione, come quelle di prosciutto di San Daniele DOP presso il Chiosco “Al San Daniele” . Ma anche: Disneyland, didattica, dolci, design….

E – Esagerare

“L’importante è esagerare” cantava Enzo Jannacci. Farinetti deve amare questa vecchia canzone: “Fico è un posto esagerato? Forse. Ma se nel 1930 non avessero fatto un posto esagerato ora non avremmo la stazione centrale di Milano”.  Ti viene voglia di…? Lo trovi! Sei curioso, lo vuoi assaggiare? Lo puoi fare e … te lo spiegano! Ma anche: esplorazione, esperienza, estro…

F – Farinetti 

Un visionario? Un cinico e controverso imprenditore? Di certo un ottimista che non si spaventa di fronte a niente e che considera il disfattismo e il pessimismo i peggiori nemici dell’Italia. Il suo obiettivo? Coniugare cultura, cibo e turismo, ovvero esaltare la migliore tradizione delle eccellenze italiane con le bellezze straordinarie del territorio. Ma anche: fabbrica, fattorie, frutteti, frutti, fritti…

G – Giostre

Vuoi tornare bambino? Sali sulla giostra. Ce ne sono 6: l’uomo e il mare; l’uomo e il fuoco; l’ uomo e la Terra; l’uomo: dalla Terra alla bottiglia; l’uomo e gli animali e l’uomo e il futuro. Giochi, impari e crei il domani. Potrai piantare un seme nella vasca idroponica e controllare, anche a distanza, la sua crescita. Non ti basta? La piantina sarà raccolta e consumata a Fico! Ma anche: gelato, galline, gusto…

H – Heinz Beck

Un nome stellato? Oltre a Beck, anche Enrico Bartolini, e celebrità come il mago del fritto Pasquale Torrente … Lo chef-cuoco è il protagonista più mediatizzato in questi anni. E FICO che fa, lo demonizza? No, lo contestualizza nel racconto del cibo: eccolo attore nella scena del ristorante. Ma anche: hospitality, hobby, habitat…

I – Innovazione

Innovazione nel rispetto di ciò che ci ha preceduto? É il miglior modo per coniugare passato, presente e futuro. Qui c’era un mercato all’ingrosso e le atmosfere sono ancora quelle. Molto acciaio, ma anche molti materiali naturali, molta natura. Un gioco divertente? Vai alla ricerca di elementi design tutti Made in Italy…ne troverai veramente tanti! Ma anche: italiano, interessante, istrionico…

L – Lavoro

 

Cerchi lavoro? Sono previsti 700 posti di lavoro interni e 3000 nell’indotto. I più richiesti? Addetti alla promozione e alla vendita, addetti alla sala, barman, addetti agli eventi, all’accoglienza e ai servizi socio educativi. Un dato economico? Se Fico rispetterà i suoi obiettivi: un fatturato tra tre anni di circa 90 milioni, nonostante l’ingresso gratuito. Ma anche: laboratorio, latte, ludico…

M – Museo della civiltà contadina

 

L’Italia è un paese di contadini…te ne sei dimenticato? A ricordartelo c’è il Museo della civiltà contadina, una sezione della collezione di Villa Smeraldi, 15 km da Bologna. Attraverso attrezzi e macchinari dedicati a grano, vite, canapa e riso ti racconta la storia del nostro Paese. Si sussurra che il primo visitatore sia stata una volpe! Ma anche: megaprogetto, marketing del territorio, mucche…

N – Naming

Quanto è fico il nome FICO? Ce lo dirà il tempo. C’è un fico – inteso come frutto, perdipiù di albero tentatore – nel logo. E “fico”/”figo” significa anche “cool”. Ma … l’acronimo che dice “fabbrica”, dove è di natura che vogliamo parlare? Sì, perché è una “fabbrica contadina”. E all’estero, dove tutto ciò non è traducibile? FICO è Eataly World. That’s branding! Ma anche: nettare, nostrano, noto…

O- Oooh!

Orto e bancarelle di ortaggi e legumi freschi, oche e conigli, orzo e luppolo, osterie con accoglienza paesana, il viaggio fragrante dell’olio dall’uliveto al frantoio al tuo piatto. Tra i temi alimentari che godono di uno spazio e di un racconto e che quindi meritano un’esperienza, c’è di che fare “Oooh!” e auspicare di conoscere l’ottimismo fattivo, a tutto tondo. Ma anche: olive, ostriche, ortiche…

P – Parco Agroalimentare

Sei nel parco agroalimentare più grande del mondo: 100.000 metri quadrati totali, 40 fabbriche per la produzione del cibo, 5 luoghi di ristoro, oltre 100 botteghe artigiane, 200 animali, 2000 cultivar, 6 giostre tematiche … persino una tartufaia! Temi il mal di piedi? Lo puoi girare in bici! Ma anche: pasta, piante aromatiche, pesce e pesca, pescheria, panificazione, pasticceria, pizzeria…

Q – Qualità

Qualità, nel senso di “cibo di qualità”? Un po’ di più. L’ossessione per la qualità scorre sottotraccia, presupposto del progetto e vuole rendersi visibile dappertutto: la riqualificazione di un’area e di una struttura preesistente senza sacrificare del nuovo verde, la scelta dei materiali, la capacità di recepire le valutazioni degli utenti. Ma anche: quantità, quotidiano…

R – Ristoranti

Dallo street food al ristorante stellato, dal lampredotto al pesce al cartoccio, dalla pizza al panino con la mortadella, non puoi dire che non trovi ciò che ti piace. Ti interessano menu vegetariani, vegani, carnivori? Puoi scegliere in 40 tra chioschi, ristoranti e bar dove assaggiare, degustare, pranzare o cenare, rigorosamente Made in Italy. Ma anche: percorso del riso, riseria, ristoro…

S – Stalle

 

Non puoi perderti le stalle già abitate da asini, capre, pecore, cavalli e mucche  (qui puoi vedere anche come avviene la mungitura meccanica). Sono in fase di montaggio le gabbie delle oche, le api arriveranno a marzo. Insomma se hai sempre sognato di vedere la Fattoria degli Animali, è l’occasione buona! Ma anche: street food, spettacoli…

T – Turismo

“L’Italia deve passare da 50 a 100 milioni di turisti. Fico serve a questo”. Ecco uno degli obiettivi di Farinetti. Come? Rendendo l’Italia il luogo d’attrazione per conoscere le nostre eccellenze enogastronomiche italiane. Non hai mai visto Bologna? Ecco un’occasione da non perdere! Ma anche: tartufaia, torrefazione, trasformazione, trenino per arrivarci…

U – Università

 

Dopo aver tanto mangiato e bevuto…e perché no …essersi divertiti…un po’ di fame di cultura? Attraverso la Fondazione FICO 4 università (Alma Mater Studiorum di Bologna, l’Università di Trento, la Suor Orsola Benincasa e delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo) oltre al Future Food Institute, puoi scegliere tra tanti corsi, alcuni anche professionali. Ma anche: uliveto, uova, umori…

V – Vetrine

 

Soffermati a degustare, a comprare, ma non mancare di sbirciare dietro le vetrine di laboratori in cui si producono formaggio, birra, prodotti dell’arte bianca…Nel caseificio si lavora il Grano Padano, nella birreria si fermenta la birra, nella pasticceria scopri come fare un dolce a cui non puoi dire di no! Ma anche: viticoltura, vivai, varietà enogastronomica…

Z – Zafferano 

 

Le spezie, un mondo nel mondo, quindi non solo lo zafferano: molti altri i tesori, molti altri i colori. Che poi Z sia anche zootecnia, ti riporta d’un balzo ad A come allevamento e così via, in una riscrittura personale del tuo abbecedario. Perché il messaggio di fondo questo è: impara senza paura, non finire mai di ricominciare. Ma anche: zabaione, zampate, zappa…

 

Dove: FICO Eataly World
Bologna, Via Paolo Canali, 8
www.eatalyworld.it

Quando: 15 novembre 2017